Governo e Covid-19, da Conte arriva un biglietto di sola ondata
Il Premier a tutto campo in vista del varo del Dpcm che impone la mascherina anche all’aperto e non esclude più un nuovo lockdown. Forse c’era stato un eccesso di Speranza
Test per l’esame di giornalismo su Governo e Covid-19 in vista del varo del nuovo Dpcm, alias del biglietto di sola (seconda) ondata. Il candidato consideri che:
a) Il bi-Premier Giuseppe Conte, commentando l’imminente obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto, ha confermato che non riguarderà le abitazioni. «Lo Stato, se non proprio necessario, non entra nelle case private anche perché non avrebbe molto senso per norme che non potrebbero essere applicate». Che, tradotto dal volturarappulese, significa che (per ora) l’esecutivo rosso-giallo ci risparmia solo per l’impossibilità pratica di far rispettare divieti e sanzioni. Ma al prossimo Dpcm…
b) Il fu Avvocato del popolo si è anche detto certo che «l’economia si salva se tutti restano sani». E niente, questa fa già abbastanza ridere di suo.
c) Ancora Conte Fabio Massimo il Temporeggiatore ha rivelato che sono in arrivo 5 milioni di test rapidi. Anche se i Quattro Frugali vogliono ridiscutere la percentuale dei prestiti.
d) Di nuovo Giuseppi ha affermato che «i giovani ci chiedono un patto intergenerazionale» che porti a una «una svolta verso una transizione ecologica della nostra società». Poi si è sistemato le treccine.
e) Nella stessa occasione, il leguleio pugliese ha dichiarato che «il punto di forza nella gestione della pandemia» è il dialogo con gli enti locali. Gli stessi che si sono attirati gli strali del medico ed ex attore Walter Ricciardi, secondo cui «molte Regioni si sono addormentate». A differenza dei numerosissimi esperti che sono fin troppo svegli.
f) Sempre il Signor Frattanto, già che c’era, ha anche trovato il tempo per sostenere l’illegittimità della presidenza di Aleksandr Lukashenko in Bielorussia. Sottolineando che la votazione dello scorso agosto non è credibile e che occorre un percorso chiaro «verso elezioni libere». D’altronde, se non ce ne intendiamo noi Italiani di esecutivi che non rispecchiano la volontà popolare…
Governo e Covid-19, eccessi di Speranza
g) Il Ministro nomen omen della Salute Roberto Speranza ha assicurato che «lavoriamo giorno e notte per evitare un nuovo lockdown nazionale». Il che implica che la sciagurata ipotesi non è ancora scongiurata, come d’altronde hanno ammesso anche il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e lo stesso BisConte. Che, pure, neanche due settimane fa rodomonteggiava ricordando che «ho escluso pubblicamente un nuovo lockdown». Ma forse era un eccesso di Speranza.
h) Intanto il quotidiano sgomberato per la positività del suo direttore lo stesso giorno in cui farneticava che «il virus contagia i sovranisti» ha realizzato un tutorial sull’app Immuni. Cos’è, come funziona, cosa bisogna fare se ci manda la famigerata notifica e via dicendo. Stranamente da Torino hanno scordato di illustrare, soprattutto a uso e consumo dell’ex Ministro Beatrice Lorenzin, come si scarica. Ma almeno ora si spiega perché il Presidente del Consiglio ha allungato la vita della piattaforma di contact tracing fino al 31 dicembre 2021.
Ciò posto, illustri il candidato le recondite ragioni per cui, dopotutto, il SARS-CoV-2 non potrebbe essere legittimamente ribattezzato SARS-“GOV”-2.