Governo, il Premier Conte e l’economia ai tempi del coronavirus
Prima il click day, poi il Mes senza condizioni. Le sparate dell’esecutivo (e dell’Inps) fanno infuriare la stessa maggioranza e sconcertano i cittadini
Test per l’esame di giornalismo. Il candidato consideri che:
a) Il 16 marzo, durante la conferenza stampa di presentazione del Decreto “Cura Italia”, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha affermato: «C’è un capitolo di 10 miliardi a sostegno dell’occupazione e dei lavoratori affinché nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus». «Abbiamo esteso gli ammortizzatori sociali a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti». «E copriamo tutti i lavoratori – stagionali e di altre forme – con un assegno di 600 euro per marzo».
b) Il 19 marzo, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico si è lasciato sfuggire che, per erogare il suddetto bonus da 600 euro destinato a lavoratori autonomi e partite Iva colpiti dall’emergenza coronavirus, stante il rischio che le risorse stanziate non siano sufficienti, «si sta ragionando su un “click day”»: che, traducendo dal burocratese, significa che chi prima arriva e prima clicca ottiene l’indennizzo, mentre per gli altri vale il proverbiale “ritenta, sarai più fortunato”. La genialata è stata poi ritirata quando l’immediato sdegno generale ha convinto l’esecutivo rosso-giallo a non fare del proprio auto-proclamato fiore all’occhiello un De-cretino.
c) Sempre il 19 marzo, in un’intervista rilasciata al Financial Times, il bi-Premier Giuseppe Conte ha dichiarato a proposito del Fondo Salva-Stati della Ue: «Il Mes è stato creato con un diverso tipo di crisi in mente, dunque adesso deve essere adattato alle nuove circostanze». «Si può anche pensare di utilizzare le risorse del Mes trasformandolo in una sorta di “coronavirus Fund” perché le sue risorse possano essere utilizzate da tutti gli Stati europei per fronteggiare gli effetti economici prodotti dalla pandemia. Queste risorse devono pertanto essere concesse a tutti gli Stati, senza alcuna condizionalità presente o futura».
d) Il 20 marzo, il M5S ha gelato l’ex Avvocato del popolo, con il capo politico Vito Crimi che ha sentenziato: «Io a questa idea del Mes senza condizioni e senza vincoli non credo». Lo sconcerto del BisConte era dovuto al fatto che perfino i grillini avessero capito la sua supercazzola.
Ciò posto, il candidato commenti, prescindendo per quanto possibile da trivialità e improperi, la seguente dichiarazione di Giuseppi: «Il Governo è vicino alle imprese, i professionisti, le famiglie, alle donne e gli uomini, i giovani che stanno facendo enormi sacrifici per tutelare il bene più alto. Nessuno deve sentirsi abbandonato».