Governo Meloni, Legge di Bilancio: pace fiscale e pensioni minime a 600 euro
Giorgia Meloni illustra la legge di Bilancio e ricorda Roberto Maroni, scomparso stanotte: “Prima di chiudere voglio ricordare Roberto Maroni, una persona che ha dato tanto a questa nazione. Vogliamo ricordarlo ed esprimere solidarietà alla sua famiglia”
La Presidente Giorgia Meloni ha presentato in conferenza stampa alla camera la Legge di Bilancio. Una manovra che vale 30 miliardi, 9 dei quali destinati al contrasto al caro bollette. Nella presentazione la Premier annuncia anche le manovre dedicate alle pensioni e alla nuova quota per il pensionamento, cosiddetta “quota 41”. Con la nuova legge di Bilancio si potrà andare in pensione a 62 anni con 41 anni di contributi, ma afferma la Meloni: “per chi decide di entrare in questa finestra fino a maturazione dei requisiti non potrà prendere una pensione superiore a 5 volte la minima. Cioè, dai 62 ai 67 anni, la pensione che si prende non può essere più alta. Dopo, dipenderà dai contributi”. intanto passa l’innalzamento delle pensioni minime a 600 euro al mese.
Reddito di cittadinanza
Viene ritoccato, con l’obiettivo della totale abolizione, il reddito di cittadinanza. Nell’annuncio delle modifiche apportate nella manovra sul reddito la Premier ammette che il tempo a disposizione non ha permesso una riforma più ampia del tema dell’assistenzialismo. Intanto, si continua a tutelare chi non può lavorare (disabili, anziani, famiglie prive di reddito con minori a carico, donne in gravidanza). Per gli altri, il reddito di cittadinanza viene abolito alla fine del 2023. “Nel 2023 non potrà essere percepito per più di 8 mesi complessivi e decade dopo il rifiuto della prima offerta congrua di lavoro. Ci siamo dati un periodo transitorio”.
La ministra del Lavoro Marina Calderone si sofferma ampiamente a parlare di reddito di cittadinanza. “Il pacchetto agevolazioni che c’è in manovra è importante, e il taglio del cuneo contributivo aumenta le buste paga. Uno dei temi più discussi è il reddito di cittadinanza, che nella manovra richiede 734 milioni di euro. Nella sua conformazione attuale, il Reddito di cittadinanza ha una validità per il 2023 e poi scadrà. Potranno chiederlo per 8 mensilità gli occupabili, gli altri sono tutelati per tutto l’anno. Nel 2023 verrà disegnato un percorso diverso, per adesso è importante che ci sia un ricorso obbligatorio ai corsi di formazione. È importante che i percettori siano inseriti anche nei progetti utili alla collettività gestiti dai Comuni. In più, il lavoro di stagionale con compensi entro i 3mila euro diventa compatibile con il reddito di cittadinanza. Saranno anche intensificati i controlli”.
Infrastrutture e trasporti
Il vicepremier e Ministro ai trasporti Matteo Salvini annuncia l’intenzione di iniziare i lavori del ponte sullo stretto di Messina.”Abbiamo stabilito la riattivazione della società Stretto di Messina Spa, riavviamo un percorso iniziato 54 anni fa. Abbiamo intenzione di posare la prima pietra di questa opera chiedendo anche fondi europei”.
Investire nella natalità
Nell’illustrazione della legge il ministro dell’Economia Giorgetti afferma: “Abbiamo risparmiato sulla spesa pensionistica, rispetto a quella che sarebbe stata quota 41, ma abbiamo investito nella spesa previdente, cioè quella per i figli. Gli investimenti nella natalità sono la più importante riforma pensionistica, perché i figli di oggi sono quelli che domani potranno pagare tutte le pensioni, altrimenti non si va avanti”. Dichiarazione ampiamente condivisa anche dalla Presidente che durante le domande ai giornalisti sottolinea: “se non ci mettiamo a fare i figli nessuno dei nostri sistemi di welfare e previdenza reggerà”.
Pace fiscale e Flat tax
A parlare di pace fiscale il viceministro Leo che sottolinea come non esista nessuna sanatoria. “Non c’è nessuna sanatoria, nessun regalo. Sotto i mille euro le cartelle fino al 2015 saranno stralciate, anche perché essendo passati 7 anni sarebbero difficilmente riscuotibili. Al di sopra, bisognerà pagare tutte le imposte arretrate, senza interessi e senza more, con una rateizzazione su 5 anni”. Mentre sulla Flat ax estesa dai 65.000 agli 85.000 euro di reddito: “Flat tax ha due finalità: contrastare l’evasione fiscale, perché pagando meno si stimola a dichiarare il reddito in più, e in più spingere ad aumentare la produttività”, spiega il viceministro all’Economia Maurizio Leo. “Per i dipendenti, la tassa sul premio di produttività fino a 3mila euro passa dal 10 al 5%”.