“Grande raccordo animale”, Appino a Roma per il suo nuovo album
Il frontman degli Zen Circus presenta il suo nuovo album alla Feltrinelli di via Appia Nuova
Presentato alla Feltrinelli di via Appia Nuova a Roma "Grande raccordo animale" il secondo disco da solista di Andrea Appino, frontman degli Zen Circus che dal 2013 con "Il Testamento", ha iniziato una nuova strada parallela a quella dello storico gruppo toscano.
"Credo sia impossibile non avere un rapporto speciale con la Capitale. Il titolo mi venne in mente proprio in una giornata di primavera dello scorso anno, pioveva ed ero sul Raccordo Anulare; tornavo in Italia dopo una serie di viaggi e ho immaginato una sorta di infrastruttura che collegasse tutti i luoghi nei quali ero stato". Così ha descritto la genesi del titolo e di un lavoro totalmente diverso da quello di due anni fa: "Il Testamento era un programmatico disco sulla famiglia e sulle problematiche di oggi, era uno schiaffo anche sonoricamente; da solista c'è tanta voglia di sperimentare e di rischiare quindi ho cambiato veste".
Realizzato con Paolo Baldini, produttore reggae ma anche dub che lavora soprattutto per l'estero, il disco è scritto tutto fuori dall'Italia, cominciato nel nord Africa: "Volevo che ci fossero quelle sonoritá, più che reggae è afro, un genere di musica che ascolto molto e che mi ha fatto spesso tornare il sorriso in momenti bui. L'ho poi terminato a New York, mentre l'unica canzone nata in Italia è 'Buon anno' ".
Un disco particolare che fotografa fedelmente la realtá con uno sguardo perspicace e trasparente, scrittura profonda e diretta, sound variegati e pungenti. Un mix di ironia seria, di protesta malinconica, di sarcasmo irriverente, di realismo sognante. L'artista mescola il graffio della chitarra al suono morbido e inebriante del "fagotto", che tiene particolarmente a presentare: "Non è l'oboe", afferma rivolgendosi al pubblico capitolino, "voglio far conoscere questo strumento, è quello della pantera rosa", esclama.
Il disco racchiude atmosfere afro, riflessi dub e innesti rock a creare un universo musicale eclettico e cangiante. Ne ha offerto un piacevole e generoso assaggio nello showcase romano con un mini live nel quale, accompagnato da Francesco Pellegrini, ha presentato quattro brani tratti dall'ultimo lavoro: 'La volpe e l'elefante', 'Grande raccordo animale', 'Il tropico del cancro' e 'Rock star'. Si passa così da pezzi pop ad altri rock ad altri ancora più cantautoriali.
Un'attivitá nuova che però va di pari passo a quella del gruppo di sempre: "Gli Zen Circus sono la mia band da 21 anni è una famiglia una parte di me fondamentale, ci siamo dati un certo tipo di struttura, abbiamo intenzione di raccontare l'oggi fotografando quello che succede. Faccio musica non perché si deve fare ma perché ne ho bisogno, il progetto degli Zen e il mio vanno di pari passo e non ho intenzione di separarmi da loro". Il live sará certamente un'occasione per apprezzare tutta la carnalitá e la sostanza delicata e sprezzante ad un tempo di Appino: "Il tour parte il 2 giugno con molti amici ospiti, non c'è una vera band sará un bel live mischierò Il Testamento con questo ultimo disco, sará un atto di veritá per il piacere di fare musica".
Tracklist. 1) Ulisse, 2) Rockstar, 3) Grande raccordo animale, 4) New York, 5) La volpe e l’elefante, 6) Linea guida e generale, 7) L’isola di Utopia, 8) Nabucco Donosar, 9) Buon anno (il guastafeste), 10) Galassia, 11) Tropico del Cancro.