Green pass, il “Mega” non avrà scadenza: e le Regioni invocano normalità
Gli enti locali chiedono la revisione della strategia anti-Covid e lo stop al sistema dei colori. Intanto il Governo decide che col booster il certificato verde avrà durata illimitata
Il Governo ha deciso di rimuovere la deadline semestrale del Mega Green pass, quello per intenderci associato a guarigione o inoculazione della terza dose. E questa potrebbe non essere l’unica novità di rilievo in campo sanitario, alla luce dell’insistente pressing delle Regioni. Che continuano a chiedere la semplificazione delle regole anti-Covid, cominciando col mandare in soffitta l’avversatissimo criterio della divisione clinico-cromatica dell’Italia.
Durata illimitata per il Mega Green pass
L’esecutivo del Premier Mario Draghi ha stabilito che il Mega Green pass, che dal 1° febbraio dovrebbe essere valido 6 mesi, avrà invece durata illimitata. Lo scrive il Corriere della Sera, precisando che il provvedimento eviterà che quanti hanno ricevuto il booster a settembre si ritrovino a breve senza certificato verde.
Da via Solferino informano anche che SuperMario e Roberto Speranza, Ministro nomen omen della Salute, valutano la possibilità di riconoscere il Green pass ai turisti stranieri. È una delle sette richieste che, come riporta Il Giorno, gli enti locali hanno rivolto a Palazzo Chigi nell’ambito di una strategia di normalizzazione.
Le richieste delle Regioni
Tra le altre istanze dei territori, come riferisce l’ANSA, il Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga ne ha sottolineate due in particolare. La prima, che poi è una vexata quaestio, consiste nel «superare definitivamente il sistema a colori delle zone di rischio», eventualmente mantenendo solo le fasce rosse. Il secondo obiettivo è riservare «la sorveglianza sanitaria» unicamente «ai soggetti sintomatici».
Quest’ultimo punto porta con sé alcuni corollari, in primis nel settore della scuola. Per cui i Governatori, come spiega Sky TG24, chiedono che la Didattica a distanza sia applicata solo agli alunni sintomatici e (forse) ai non vaccinati. Inoltre, come rileva ancora il principale quotidiano italiano, si punta a ridurre l’isolamento dei lavoratori dei servizi essenziali a tre giorni, seguiti da altri tre giorni con obbligo di mascherina Ffp2.
Si invoca inoltre la riclassificazione «dei ricoveri Covid evitando di includere i pazienti positivi ricoverati per altre patologie», come da prassi attuale. Infine, si sollecita la «sospensione del contact tracing» per «concentrare energie e risorse per un più efficace contrasto al virus».
Un virus che d’altra parte, come abbiamo visto con le varianti, si aggiorna. E sarebbe davvero il colmo se le relative misure di contenimento non si aggiornassero di pari… pass.