“Grindadrap”, mattanza di delfini alle isole Faroe: rabbia e incredulità
I residenti delle isole sono soliti insegnare questa pratica, chiamata in gergo “grindadrap”, anche ai più piccoli
Strage di delfini alle isole Faroe. Quasi 1500 esemplari trucidati. È il più grande massacro mai documentato. Oltre 1400 delfini della specie “white sided dolphin” (lagenorinco dai denti obliqui), sono stati trucidati in una sola battuta di caccia alle famigerate isole Faroe.
La drammatica notizia, diffusa da Sea Shepherd, il movimento ambientalista capitanato da Paul Watson, che ha pubblicato le immagini che proponiamo, ha immediatamente fatto il giro del mondo destando ovunque rabbia e incredulità.
“È stata una caccia orribile e senza senso“, è stato sottolineato dagli attivisti del movimento ambientalista presenti sul posto. “Tanto che la conta dei poveri esemplari uccisi che hanno ricoperto le spiagge dell’isola dove è avvenuta la mattanza, è durata ore“.
Le isole Faroe, meraviglioso arcipelago incastonato nelle fredde acque dell’oceano che bagna Islanda e Norvegia, sono divenute note per la tradizionale caccia ai cetacei che, stagionalmente, conta centinaia di esemplari uccisi.
Perlopiù balene pilota, i residenti delle isole dove viene praticata quella che in gergo è chiamata “grindadrap“, come più volte documentato dagli attivisti, sono soliti insegnare l’uccisione dei cetacei anche ai più piccoli. Così che una volta cresciuti possano continuare la macabra tradizione che da più parti, ormai, viene considerata fuori dal tempo.
*Articolo curato da Remo Sabatini.