Guerra in Ucraina: scatta la corsa all’acquisto del bunker
La guerra in Europa non ha solo effetti sulle borse e il costo del gas, forti reazioni emotive spingono all’acquisto di un bunker
Tra gli effetti della guerra tra Russia e Ucraina scoppiata nel cuore del vecchio continente non ci sarebbero solo le borse a picco e l’aumento esorbitante del prezzo del gas. Reazioni meno razionali condizionano i comportamenti degli italiani e non solo degli investimenti.
Guerra e nuovi bunker, la testimonianza dell’imprenditore
Secondo l’imprenditore Giulio Cavicchioli, titolare di un’impresa di Mantova specializzata nella realizzazione di bunker e rifugi si starebbe scatenando una vera propria corsa al bunker. Si tratterebbe di “un’avvilente corsa all’acquisto spinta da un impulso emotivo”.
La sua azienda si chiama “Minus Energie”, che produce a Lucerna, ha collaborato con la Nato e l’Aviazione italiana. Eppure, dice, oggi siamo davanti ad “un’ingiustificata isteria dovuta alla paura della guerra anche qui in Italia e questo mi dispiace molto”.
I costi dei rifugi variano tra i 50 e 90mila euro.
Non vanno immaginati spogli e squallidi come quelli che abbiamo visto nei film di guerra e nei documentari di storia. Oggi, in base alle possibilità economiche dell’acquirente, vengono costruiti rifugi con un design che dovrebbe favorire la resistenza psicologica in un luogo angusto e in condizioni precarie.
Da alcuni giorni l’imprenditore ha rivelato al Tgcom24 di ricevere circa una decina di chiamate al giorno. “Molte arrivano da gente sprovveduta e disorientata sul da farsi mentre finora una decina di persone si sono attivate concretamente per realizzare un bunker sotto la propria villa“.