Guida d’estate, senza scarpe non è reato ma non va fatto. Ecco perché
In estate capita di guidare utilizzando ciabatte da mare o infradito. Una pratica che va evitata per non recare danni a sé e al prossimo
Estate, tempo di ferie. C’è chi è ancora arrabattato nel tran tran quotidiano e chi invece, nonostante le possibili lunghe traversate, proprio non se la sente di rinunciare alle trasferte balneari, concedendosi qualche ora di mare, al riparo dal caldo torrido di questa rovente estate 2022. Con buona pace di traffico e lunghe code, su strade principali, secondarie e autostrade.
La trasferta al mare si sa, spesso e volentieri comporta la non corretta consuetudine di mettersi al volante nonostante calzature non pertinenti, le più comuni infradito o ciabatte da mare.
A prescindere dal potenziale pericolo che si può arrecare ad altri, siamo davvero consapevoli di cosa dice il codice della strada?
Proprio all’interno del testo che regolamenta la circolazione su strada, è scritto che ciascun automobilista deve assumere un comportamento tale per cui “in ogni caso sia salvaguardata la sicurezza stradale”. Lo si legge negli articoli 140 e 141.
Pertanto, bisognerebbe garantire al conducente la possibilità di “essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile”.
Qualcuno potrebbe far notare che dal 1993 non esiste più l’obbligo di utilizzare calzature aperte durante la guida, esattamente come, al contempo, non è vietata la guida di un veicolo a piedi nudi.
Guidare scalzi è legalmente consentito certo, ma il problema potrebbe sorgere in caso di incidente quando sul verbale della Polizia viene registrata la non adeguatezza delle calzature indossate. L’assicurazione potrebbe rivalersi nei confronti dell’automobilista per il pagamento del risarcimento.
La cosa migliore da fare, forse sarebbe quella di lasciare un paio di scarpe in macchina, e indossarle all’occorrenza. E’ certamente pratico, comodo e più sicuro nei confronti del prossimo.