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“Hai per caso 5 euro?” Mai cadere nel subdolo tranello, nel Lazio sono tutti disperati | Questo è un truffatore spietato

Scopri come evitare la truffa dei 5 euro

Truffa - Romait.it - Pexels

Il tranello è subdolo e potresti caderci vittima anche tu se non segui attentamente queste indicazioni.

C’è qualcosa di profondamente umano nel voler aiutare chi sembra in difficoltà. Una macchina in panne, una richiesta disperata, magari lo sguardo un po’ affranto: e noi, cuori teneri, pensiamo subito che chissà che guaio starà passando quella persona. Ecco, è proprio lì che scatta la trappola.

Le truffe funzionano perché si basano sull’ingenuità delle persone, su quel riflesso quasi istintivo che ci porta a fidarci degli altri. E non è colpa nostra se ogni tanto caschiamo: viviamo in un mondo in cui ci viene insegnato fin da piccoli ad aiutare, a tendere la mano.

Peccato che ci siano professionisti della furbizia che di questa buona fede ne hanno fatto una carriera. Dal classico finto tecnico del gas, fino ai tentativi di phishing online: le modalità cambiano, ma l’obiettivo è sempre lo stesso. E quando il danno è fatto, spesso ci si vergogna anche a raccontarlo. Ma no, non bisogna aver paura.

Chi ci casca davvero

Le truffe ci fregano perché fanno leva su ciò che abbiamo di più bello, la nostra umanità. L’importante è imparare, fare attenzione e parlarne. Perché se conosci la trappola, è più difficile finirci dentro. Ma le vittime più frequenti quali sono? Gli anziani, i distratti e chi ha ancora un po’ di fiducia nel prossimo.

Le truffe si infilano ovunque: nei portoni di casa, nei messaggi sul cellulare, persino nelle pubblicità di investimenti miracolosi. Ma esistono anche quelle legalizzate, quelle robe che a norma di legge sono lecite, come ad esempio le clausole scritte in corpo 6, commissioni nascoste, abbonamenti che non si disattivano mai.

Scopri come evitare la truffa dei 5 euro
Truffe online – Romait.it – foto Canva

La truffa dei 5 euro

“Sono senza benzina e senza soldi, aiutatemi, mi servono cinque euro”. Secondo Ildolomiti.it così diceva un uomo ad Agnosine, fermando auto e passanti con l’aria disperata. Il problema? Aveva il marsupio pieno: 750 euro in contanti. A scoprirlo è stata la Polizia Locale della Valle Sabbia che, avvisata da un cittadino sospettoso, è riuscita a rintracciare il truffatore mentre cercava di darsela a gambe. Dopo un inseguimento, è stato intercettato e fermato a Vestone.

Nell’auto? Non solo la benzina c’era, ma anche una tanica vuota, probabilmente usata per rendere la scena più credibile. L’uomo aveva perfino tentato la fuga a piedi, ma la descrizione precisa dell’auto e le telecamere presenti in zona hanno fatto la differenza. Morale della favola? Denunciato per truffa. Ma la cosa che lascia più l’amaro in bocca è che, se nessuno avesse segnalato il raggiro, probabilmente avrebbe continuato la sua carriera indisturbato. Quindi sì, fidarsi è bene, ma avvisare la polizia quando qualcosa non torna è decisamente meglio.