“Hey Siri, il telefono mi spia”, anche quando il dispositivo è spento: ecco come
Il telefono ci spia: possiamo almeno limitare questi sistemi che tracciano i nostri profili al fine di indirizzare le nostre preferenze?
“Se non paghi un prodotto, allora il prodotto sei tu”. Una lezione antica che oggi più che mai torna utile a spiegare i processi di marketing che sottendono l’utilizzo dei nostri dispositivi digitali.
Ogni volta che forniamo dati, accettiamo di essere noi stessi, la moneta di scambio dei servizi che riceviamo dal nostro dispositivo. Perfino quando il telefono è spento.
Il telefono mi ha sentito, è proprio così
Il telefono mi ha sentito! Stavo parlando di crema solare e…quando ho acceso il mio smartphone ecco campeggiare la pubblicità di una crema protettiva e abbronzante. Ed è proprio così perché i nostri telefoni cellulari ascoltano ciò che diciamo. L’ultimo a confermare questo fatto è stato Alessandro Curioni, esperto di cybersecurity intervistato dal Corriere della Sera.
“Ho fatto un esperimento. In un corso aziendale ho ripetuto trenta volte la frase Avengers Endgame. Più tardi, tra i risultati di Google mi è apparsa la data di uscita del film Avengers: Endgame”. A dirlo è un docente di Sicurezza dell’informazione alla Cattolica di Milano.
Incredibile, verrebbe da dire, ma non per le grandi aziende e Internet Company che individuano le tendenze di massa che indirizzeranno il mercato. Il processo viene disciplinato dalle policy legali ma può sempre capitare che, utilizzando sistemi di controllo vocale come Siri (Apple), Alexa (Amazon) o Google Assistant, lo smartphone registri e conservi una parte delle conversazioni (circa lo 0,2%) per “migliorare il servizio”
Cosa possiamo fare per aggirare questo sistema?
Innanzitutto non bisogna cadere in un atteggiamento di ingenuità o vittimismo perché siamo noi stessi, ogni giorno, a fornire le informazioni per tratteggiare i nostri profili; siamo noi stessi ad accettare le regole di questo grande gioco, che -in realtà- non sappiamo ancora dove ci porterà. Dunque siamo noi a disciplinare un utilizzo vigile e responsabile di questi mezzi.
Guardate il documentario targato Netflix The Social Dilemma, diretto da Jeff Orlowski. Quello che questa inquietante indagine prova ad analizzare, in modo accattivante e semplice, è come i Social e le piattaforme abbiano il potere di manipolare il nostro cervello tramite algoritmi, inducendo in noi scelte di consumo, politiche, valoriali ed emotive.
In ogni caso, per evitare di essere ascoltati anche quando il telefono è spento è possibile disattivare il sistema di controllo vocale. In un sistema Android basta cliccare sull’icona Google e accedere alle impostazioni: tra le varie opzioni occorre digitare su “Voce”, poi “Voice Match” e infine disattivare il comando “Accedi con Voice Match”.
In questo modo, anche pronunciando la parolina magica “Ok Google” funzionale alla sua attivazione, il sistema resterà in sonno. Nel caso di un sistema iOS (quello utilizzato dagli iPhone, e quindi dalla Apple), basta accedere alle impostazioni del telefono e cliccare sulla scritta “Siri e Cerca”. Nella nuova schermata si dovranno quindi spostare le levette accanto alle scritte “Premi il tasto laterale per Siri” e “Abilita Ehi Siri” da On a Off per disattivare il sistema.