I “cestini antiterrorismo” inutili e dannosi, preda dei gabbiani
Quello che balza agli occhi dei passanti è la loro fragilità e la tendenza a riempirsi in poco tempo. I gabbiani li hanno presi di mira
Roma risulta la città italiana dai costi più alti per la sua pulizia, e anche il centro abitato dove più alta è la insoddisfazione degli abitanti per l'igiene e il decoro della loro città, meta di continui importanti flussi turistici.
In occasione del Giubileo i cestoni di ghisa per la raccolta dei rifiuti sono stati sostituiti nei punti centrali e in quelli più sensibili della città dai cosiddetti "cestini antiterrorismo", concepiti per la massima sicurezza contro il rischio attentati, essendo ispezionabile a vista il contenuto dei sacchi trasparenti, anche se in verità mai si è notato un poliziotto o carabiniere avvicinarsi ad un cestino per ispezionarne il contenuto.
Ormai sono trascorsi più di 5 mesi da quando sono stati posizionati nelle piazze e vie della Capitale, e quello che balza agli occhi dei passanti è la loro fragilità e la tendenza a riempirsi in poco tempo, ed essere così soggetti agli attacchi dei gabbiani e piccioni che facilmente li perforano, attratti dai resti di cibo.
Il risultato è facilmente immaginabile, rifiuti sparsi intorno al cestino, che si svuota liberando sulla strada o piazza il suo contenuto, uno spettacolo desolante che non può appartenere a Roma, eppure questo accade tutti i giorni, e ancor di più quando non si svuotano e sostituiscono i cestini di plastica, come è successo oggi, a causa dello sciopero dei lavoratori Ama di 24 ore, a cui hanno aderito più del 70% dei dipendenti.
Piazza del Campidoglio, la piazza simbolo del governo della Capitale, visitata da migliaia di turisti al dì, oggi non era un bel vedere con i cestini colmi all'inverosimile, presa d'assalto da coppie di gabbiani e gruppi di piccioni intenti a beccare le buste trasparenti, e i rifiuti sparsi che nessuno raccoglieva.