I fatti Inps e il retroscena politico: Mes “riveduto e corretto”?
“Un paese strutturalmente disorganizzato quando sotto la pressione di un evento eccezionale come questo, non regge”
I fatti INPS e il retroscena politico del momento commentati da Marco Antonellis, direttore di “AffarItaliani Palazzi & Potere”.
“Anche ammettendo che vi sia stato l’attacco hacker ai sistemi informatici dell’INPS credo che un ente di tale portata, prestigio, e con i mezzi che possiede, non avrebbe dovuto farsi trovare impreparato. Era prevedibile che ci sarebbe stato un flusso colossale di domande e il sistema si sarebbe potuto potenziare prima di farlo andare in tilt. Si tratta inoltre di poche centinaia di euro ed è intollerabile che l’INPS non abbia pensato di prevedere che l’Italia intera sarebbe accorsa a richiedere ciò che spetta ai suoi cittadini. Questa mattina arrivano notizie che il sistema regge: ma allora i potenziamenti che sono stati fatti stamattina potevano esser fatti anche prima di mandare nel caos i server?
Credo che l’Italia sia nella sua mentalità collettiva un paese disorganizzato. Questo lo ho detto anche a proposito del virus e di come il Governo ha risposto in modo caotico all’inizio dell’emergenza. Quando un paese è strutturalmente disorganizzato è chiaro che poi quando ci si trova in un evento eccezionale come questo, il sistema non regge.
Noi italiani non abbiamo l’organizzazione e la pianificazione statuale di Germania o Svizzera e le difficoltà e incapacità vengono al pettine quando una crisi si concretizza. E questo in realtà non credo dipenda dal governo attuale, o da quello precedente, o da altri ancora prima, si tratta piuttosto di un modo italiano di vivere, del carattere del nostro popolo. Un popolo geniale e brillante ma poco avvezzo a regole e progettazione. La Spagna sarà forse sarà lunico paese europeo ad avere un bilancio peggiore del nostro in termini di assistenza ai cittadini e sanità pubblica. Nel frattempo nel panorama europeo è evidente che il muro contro muro tra Italia e Europa deve essere messo da parte. L’ipotesi su cui si sta lavorando in queste ore è di un MES riveduto, modificato. Mentre la Germania non pagò i suoi debiti di guerra interamente, “l’Italia ha sempre pagato i suoi debiti e continuerà a pagarli” ha detto con una stoccata il Premier”.