I giovani non s’impegnano? Alla prima occasione arrivano i manganelli
Nelle ultime manifestazioni di piazza c’è stato un piccolo risveglio giovanile che però ha innescato turbolenze politiche e la reazione violenta delle forze dell’ordine
Più volte e in tutte le occasioni possibili, sul web e sui media tradizionali, si è sempre evidenziato il disinteresse dei giovani verso l’impegno politico. La causa principale, secondo le analisi dei più, è lo scetticismo delle nuove generazioni nei confronti dei partiti, incapaci di svolgere la funzione principale, quella della formazione di una nuova e buona classe politica.
L’assenza di progetti per i giovani nella politica italiana
Manca una visione, un pensiero forte che possa vincere il torpore che blocca le dinamiche di sopravvivenza all’interno dei gruppi giovanili. Nessun leader viene riconosciuto, proprio per la loro inefficienza, impegnati come sono esclusivamente nel progetto personale di imporsi. Pseudo politici che non vivono il mondo dei giovani e soprattutto non ascoltano i loro silenzi.
In passato invece le forze giovanili partecipavano attivamente alla vita politica italiana. Oggi non è più così. Ci si interroga sul disinteresse dei giovani verso le cose per le quali invece varrebbe la pena di combattere, non si offrono elementi tali da appassionare i giovani e le loro intelligenze. Allora prevaleva invece la volontà di aderire a una comunità con una identità culturale e una storia alle spalle come quella che caratterizzava i partiti politici.
L’impegno dei giovani nella società
Il declino che registriamo nell’impegno sociale e civile dei ragazzi è direttamente proporzionale al declino del ruolo della politica nella società, con la perdita totale del contatto con la base: studenti, lavoratori e pensionati.
Nelle ultime manifestazioni di piazza c’è stato un piccolo risveglio giovanile che, guarda caso, ha innescato subito turbolenze politiche e la reazione violenta delle forze dell’ordine.
E’ prevalsa la strumentalizzazione, mentre sarebbe stato sufficiente indirizzare il corteo in modo da tutelare le persone e il loro diritto a manifestare, evitando le forme di infiltrazioni e l’esigenza di intervenire con violenza.
Manlio Milana