I media russi dedicano 30 secondi alla notizia della morte di Navalny
La Russia sotto la presidenza di Vladimir Putin è stata palcoscenico di numerosi casi di morti sospette e omicidi di avversari politici, giornalisti e attivisti
La morte di Alexei Navalny, principale oppositore di Putin, che nel resto del mondo ha avuto un’eco straordinaria, è invece stata trattata in modo molto sommario dai media russi, che hanno dedicato poco più di trenta secondi alla notizia. Un approccio che riflette le tensioni sulla libertà di espressione nella Russia attuale. Navalny è deceduto venerdì 16 febbraio, mentre scontava una pena detentiva di 19 anni in una colonia carceraria artica.
Putin al governo e i rischi dei giornalisti in Russia
La Russia sotto la presidenza di Vladimir Putin è stata palcoscenico di numerosi casi di morti sospette e omicidi di avversari politici, giornalisti e attivisti che hanno sollevato preoccupazioni internazionali sulla libertà di espressione e sui diritti umani.
Un caso emblematico è l’omicidio della giornalista Anna Politkovskaya nel 2006, nota per le sue critiche verso il Cremlino e la situazione in Cecenia. Politkovskaya è stata uccisa all’ingresso del suo appartamento a Mosca, un delitto che ha suscitato indignazione internazionale e ha messo in luce i rischi affrontati dai giornalisti in Russia.
Un altro caso noto è quello di Alexander Litvinenko, ex agente del KGB avvelenato con polonio nel 2006 a Londra. Prima della sua morte, Litvinenko aveva accusato apertamente i servizi segreti russi e lo stesso Putin di essere dietro numerosi atti criminali. La sua morte ha scatenato un’inchiesta internazionale che ha puntato il dito contro l’alto livello di coinvolgimento dello stato russo.
Inoltre, Boris Nemtsov, un importante leader dell’opposizione, è stato assassinato vicino al Cremlino nel 2015. Nemtsov era noto per la sua critica aperta a Putin e alla corruzione del governo russo. La sua morte ha sollevato ulteriori domande sull’ambiente pericoloso per gli oppositori politici in Russia.
La democrazia e i diritti umani nella Russia di Putin
Questi casi, insieme ad altri episodi di avvelenamenti e morti sospette, delineano un quadro inquietante di come il dissenso e l’opposizione politica siano trattati in Russia. Le indagini su queste morti spesso non portano a conclusioni definitive o a giustizia per le vittime, lasciando aperte le ipotesi sul possibile coinvolgimento diretto o indiretto delle autorità russe.
Arrivano continuamente condanne internazionali e preoccupazioni per lo stato della democrazia e dei diritti umani in Russia, per la difficile situazione di coloro che cercano di esprimere opinioni critiche nei confronti del governo di Putin.