I seicento euro? Il decreto di fine aprile dovrebbe sbloccare la prossima tranche
“Il Governo dice di aver vinto una partita economica con l’Europa, che in qualche modo non ha neppure giocato”
L’arrivo dei seicento euro è una questione fondamentale per molte famiglie italiane in questo momento. Abbiamo parlato con il commercialista ed esperto economista Mauro D’Ambrogio per provare a leggere cosa sta accadendo nella situazione economica italiana.
“Quella di ieri tra Italia ed Europa la definirei una partita vinta ma non giocata, una sorta di contraddizione in termini. C’è l’annuncio sbandierato di un grande successo ma in realtà è stato rimandato un po’ tutto quello che era posto sul tavolo delle trattative. Questo perché le formule che l’Italia sta chiedendo non sono previste da alcun accordo europeo sui finanziamenti. D’altro canto è evidente che la solidarietà europea di fatto, non esiste. Il governo italiano chiede cose che non possono essere concesse, ma che, come già dissi tempo fa, possono essere chieste da più stati insieme come Italia, Spagna e Francia. Per correttezza diplomatica non si vogliono superare le istituzioni europee e così restiamo ingessati in vecchie posizioni. Si potrebbero emettere dei titoli di debito interni, ad esempio”.
Le banche come stanno reagendo?
“Soprattutto mi pare screditante per il Governo, il fatto di aver pensato di dare tutte queste somme per chi fa impresa o per chi versa in situazioni di grave difficoltà, ma poi non averle ancora ottenute. Attualmente è stata data una parte dei 600 euro, poi si pensa di dare i 25mila euro per le imprese. In realtà gli istituti di credito non sono così ben disposti a effettuare questo tipo di concessioni finché la norma non sarà convertita in legge e non ci sarà una sorta di scudo fiscale per le banche, ma io suggerirei anche delle stesse imprese. Onde evitare una bancarotta delle stesse. Una bancarotta in questo momento sarebbe davvero un colpo di grazia, con i problemi penali che ne deriverebbero”.
I seicento euro sono arrivati a tutti?
Le seicento euro stanno arrivando ma solo in una prima parte, non a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta perché sono finite le risorse, si sta dunque aspettando il decreto di fine aprile affinché quei fondi siano rifinanziati e dare a tutti colori che ne hanno diritto si parla anche di 800 euro. Agli italiani serve tornare a lavorare, stipendio e capacità di acquisto. Necessario che la politica smetta di fare annunci prima di essere certa di poterli portare a buon fine. Io credo che si debba smettere di dare dei ‘contentini’. Possiamo iniziare a darci da fare facendo venir fuori il carattere e la buona volontà del nostro popolo.