I social danneggiano a qualsiasi età e i giovanissimi vanno dallo psicologo
Soggiogati dai social, non saremo più in grado di scrivere una lettera, una poesia. E non saremo più capaci di progettare il futuro
E’ accertato scientificamente i social danneggiano gli utenti di qualsiasi età, seminano divisioni e indeboliscono la democrazia. Purtroppo soprattutto i bambini sono talmente dipendenti e sono danneggiati sia nella salute che nel rendimento scolastico.
I danni causati dai social: gli incubi
Tra i danni si parla di disturbi alimentari e il rapporto con la propria immagine. Alcuni raccontano di essere perseguitati fino in camera da letto e durante il sonno vivono incubi pericolosissimi e devastanti. Altri hanno continui attacchi epilettici e necessitano di cure mirate e spesso si ricorre alla consulenza di uno psicologo. A volte è necessaria anche quella dello psichiatra, per alleviare anche con l’aiuto di medicinali i ricorrenti disturbi psichici.
Una volta i genitori avevano cura dei propri figli, li seguivano costantemente nella sana alimentazione, nello studio e nell’ educazione. La sera leggevano loro fiabe per conciliare un sonno sereno e tranquillo. E i bimbi sognavano i personaggi delle fiabe e il bene sconfiggeva sempre il male. Gli ideali erano quelli dell’amore, della solidarietà, di comprensione e di rispetto reciproco.
Emarginazione da social
Oggi sognano mostri e tanta violenza che lascia una notte di incubi, traumatici e nevrotici. E’ pur vero chattare è diventata una moda e se non hai questo infernale vizio sei un emarginato. Nel tempo finiranno le relazioni sociali e sicuramente quella parte di umanità non sarà più in grado di comunicare attraverso la parola. Comunicheranno attraverso le figure, le faccine oppure con frasi già confezionate dal mostro nascosto ma sempre presente nella mente dell’utente.
Se non sapremo reagire avremo un futuro funesto. Tanti robot privi cultura, personalità, intelligenza. Chi tira le fila avrà cosi raggiunto il proprio obiettivo: avremo sempre bisogno dei social e non sarà più all’altezza di pensare con la propria testa, di scrivere una poesia, un libro, una fiaba. Non saremo più capaci di progettare il futuro. La politica e i governi dovrebbero assumere decisioni drastiche e chiudere tutti i social promuovendo iniziative realmente sociali.
Cesare Giubbi