I terroristi islamici arrivano a minacciare anche il Papa
Per i “miscredenti” il Corano prevede le fiamme dell’Inferno
"Kafir", miscredente, questa la scritta sulla fronte di Papa Bergoglio in un fotomontaggio pubblicato da Safet Kuduzovic, imam bosniaco, sulla propria pagina Facebook, secondo quanto spiega Il Giornale in un articolo a firma di Fausto Biloslavo. Sotto di essa un verso del Corano in cui si specifica che per i miscredenti ci sono le fiamme dell'Inferno. Questa è stata l'ennesima minaccia rivolta al pontefice da parte dei fondamentalisti islamici.
L'allerta è molto alta. Non si tratta certo di una minaccia isolata: al quotidiano di Alessanro Sallusti Giuseppe Esposito, vicepresidente del Copasir, ricorda come già "agli inizi di Luglio il Califfo Al Baghdadi ha espressamente dichiarato che colpiranno Roma", dal momento che considerano il Vaticano come un nemico da colpire, come già aveva dichiarato il numero uno del Viminale Angelino Alfano in un'informativa alla Camera. Inoltre l'ISIS, solo due giorni fa, aveva allertato i suoi adepti in Europa affinchè si preparassero con cinture esplosive per i futuri attacchi.
Molta è la preoccupazione per il prossimo viaggio di Bergoglio in Albania, che si terrà il 21 settembre. Il timore deriva dalla presenza di cellule terroristiche clandestine, presenti anche in Kosovo, Macedonia e Bosnia – come conferma anche Il Giornale – paesi dai quali già in molti sono partiti per andare a combattere in Siria ed in Iraq. E' evidente di quale portata sia il pericolo che grava sulla testa di Bergoglio.
Molte riflessioni vengono spontanee, alcune già trasferite nel campo della storia, altre ancora competenza della politica: intanto è facile evidenziare come l'intervento americano nell'area abbia prodotto solo disordine e radicalismo. A più di un decennio dalle invasioni di Afghanistan ed Iraq, la situazione è precipitata a tal punto da aver destabilizzato un'area enorme, che non si ferma alla cosiddetta "Mezzaluna fertile" ma che investe tutto il Medio Oriente ed arriva anche nella nostra vecchia Europa.
Per quanto riguarda la sfera politica, è evidente come la nostra classe dirigente non abbia la minima percezione della gravità di tali sviluppi. Permettere un'immigrazione di massa dai paesi del Nord Africa non significa solamente accogliere centinaia di migliaia di diseredati, sobbarcandoseli economicamente e socialmente, ma anche far entrare nel nostro paese una "quinta colonna" fondamentalista, foriera di terrorismo ed instabilità.
Quando l'Italia si sveglierà dal torpore buonista e suicida?