I tunisini di Roma protestano contro il terrorismo FOTO E VI
Sabato in piazza della Repubblica la comunità tunisina romana si è riunita per manifestare contro l’attentato di Tunisi
Je suis Bardo, parola della comunità tunisina romana che sabato pomeriggio, in piazza della Repubblica a Roma, dopo i fatti di Tunisi si è riunita per prendere le distanze dal terrorismo. Dalla piazza romana i manifestanti hanno espresso solidarietà alle vittime dell'attentato terroristico al museo Bardo di Tunisi, nei pressi del Parlamento, che è costato la vita a 4 italiani.
Il messaggio della comunità tunisina è un messaggio di pace e tolleranza, molti dei presenti sono nel nostro Paese da anni e non hanno mai avuto problemi di integrazione, anche loro si sentono vittime di questa strage che, da musulmani, condannano e che “ha messo in cattiva luce la Tunisia, un Paese sicuro, e potrebbe danneggiare i rapporti con l'Italia”, dicono. “Vogliamo chiedere agli italiani di andare in Tunisia, di essere solidali col nostro popolo e che capiscano che noi con il terrorismo non c'entriamo”, dichiara una tunisina dal sit-in, “sono Italia da 14 anni”, ha aggiunto.
Parole simili le aveva già espresse il presidente della Repubblica tunisina Beji Caid Essebsi, apparse su Il Fatto Quotidiano. “Il terrorismo non è una questione tunisina ma anche europea” e “coinvolge certamente anche i francesi e gli italiani”: “Non è tramite dei mezzi di polizia o di sicurezza che vinceremo la battaglia contro il terrorismo” ma “serve una politica d’avanguardia”. “L’Occidente – ha aggiunto – ha paura dell’islam per ignoranza, perché non conoscono il vero islam. I tunisini sono dei buoni musulmani”, ha proseguito Essebsi. “I movimenti islamisti non sono movimenti religiosi ma politici, che strumentalizzano la religione per arrivare al potere”, ha affermato. “Il popolo tunisino è musulmano ma è molto tollerante. Io chiedo solo di essere musulmani e non islamisti”.