I vecchi? Secondo la politica possono semplicemente andare a farsi fottere
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha proposto di imporre agli anziani un isolamento cautelativo domestico fino a gennaio 2021…
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, pochi giorni fa ha proposto di imporre agli anziani un isolamento cautelativo domestico fino a gennaio 2021. La proposta ha trovato un’eco positiva anche in medici di chiara fama, a vario titolo coinvolti nelle misure di contenimento dell’epidemia in atto. Tra questi, in una rituale conferenza stampa televisiva tenuta alle ore 18 dalla Protezione Civile, il Prof. Antonelli ha di fatto avallato la plausibilità della proposta avanzata dalla von der Leyen. Nelle interviste agevolmente reperibili sul Web molti esperti hanno invece criticamente commentato la proposta: fra gli altri, il sociologo Giuseppe De Rita e il giurista Vladimiro Zagrebelsky.
De Rita ricorda quelle che potremmo definire le “benemerenze” socio-economiche degli anziani, i quali hanno finora assicurato alle nuove generazioni una consistente base patrimoniale sia accumulando risparmi, sia acquistando immobili in una fase storica in cui l’acquisto risultava accessibile, sia infine contribuendo fattivamente e insostituibilmente alla qualità e dignità della vita di figli e nipoti confinati in una condizione di disoccupazione o di malpagati lavori in nero o in grigio, specialmente dopo la crisi economica verificatasi a partire dal 2008. Zagrebelsky pone invece l’accento sugli aspetti giuridici della questione. A suo avviso, limitare il principio costituzionale (Art. 3, e non solo) dell’uguaglianza di trattamento dei cittadini è possibile solo per impellenti e concreti rischi attinenti alla tutela generale della salute pubblica, ma non certo per iper-tutelare arbitrariamente la salute dei destinatari della limitazione dei diritti.
Sarebbe logico imporre, con controlli e sanzioni, a una qualche categoria di cittadini un certo tipo di vestiario non leggero, tale da evitare di contrarre un raffreddore? Sarebbe logico imporre il casco da motociclisti solo agli anziani? Poiché le potenzialità di diffusione del contagio da parte degli anziani non differiscono minimamente da quelle dei giovani, l’isolamento proposto dimostra semplicemente incompetenza nel campo della logica giuridica e una cinica attitudine discriminatoria palesemente animata solo da un gretto criterio utilitario di risparmio delle risorse sanitarie. In pratica, se sei vecchio non vali un fico secco e le risorse diagnostico-terapeutiche per te sono sprecate. Siamo a meno di un passo da certe posizioni di matrice nazista.
Ma procedendo oltre questi argomenti ed entrando in un ambito di doverose considerazioni d’ordine psicologico e neuropsichiatrico a malapena accennate da qualche commentatore sugli organi di stampa e sul Web, non può non suscitare sconcerto e stupore la mancata percezione dei gravi problemi derivanti dall’isolamento forzato degli anziani. Sotto il profilo della salute mentale i danni potrebbero essere enormi. Impedire un libero esercizio della libertà personale ad una determinata categoria dei cittadini, oltre tutto in frustrante e beffardo raffronto con la libertà concessa ad altri, finirà con l’attivare dinamiche depressive tutt’altro che favorevoli alla resistenza immunitaria e per forza di cose approdanti ad una vasta gamma di sindromi nevrotiche o psicotiche nonché ad eventi irreparabili di aggressività reattiva: verso chi ha imposto la limitazione, verso i cittadini non colpiti dalla riduzione dei diritti, verso i familiari con i quali accade di condividere il confinamento domestico, e molto probabilmente anche contro sé stessi (suicidio).
E che questi concretissimi rovinosi effetti sfuggano a molti luminari della medicina, è qualcosa che scandalizza, confermando la tragica sensazione che i presunti esperti della scienza medica e della politica non siano affatto in grado di comprendere ed affrontare le crescenti problematiche e la complessità del dramma in corso.
*Articolo curato da Gaetano Arezzo.