Ignazio Marino: “A Roma divieto di pubblicità sessiste”
Al via attuazione della delibera sui nuovi impianti pubblicitari con “divieto di pubblicità sessiste”
Il sindaco di Roma Ignazio Marino dice no al ‘sessismo pubblicitario’. “Sarà proibito d’ora in poi nel Comune di Roma, nella Capitale d’Italia, utilizzare il corpo della donna, nelle affissioni pubblicitarie, associandolo all’idea di oggetto o di commercio”, spiega il primo cittadino, in occasione della cerimonia di consegna del ‘Premio Immagini Amiche’, promosso dall’Unione Donne in Italia e dall’Ufficio in Italia del Parlamento Europeo, che si è tenuto all’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis, anche alla presenza del presidente della Camera Laura Boldrini.
Il sindaco spiega che sta entrando in vigore la delibera, approvata dal Campidoglio nel luglio 2014 durante la votazione sul bilancio, che contiene, tra le altre cose, il divieto per pubblicità con contenuti che incitano alla discriminazione delle donne o alla violenza. “La delibera – continua Marino – si sta attuando adesso con le nuove gare per la vendita da parte del Comune dei nuovi spazi pubblicitari. Insomma, abbiamo voluto che non ci fossero messaggi sessisti o di violenza in riferimento al corpo della donna. Credo che sia giusto farlo a Roma e nel resto del Paese. Gli spazi – precisa – potranno essere venduti a chi li acquisterà soltanto rispettando i principi che abbiamo indicato nella delibera del luglio 2014. Quindi non potrà esserci il corpo di una donna associato a un oggetto utilizzato in maniera sessista o addirittura associato a immagino di violenza”.
“Nel votare l’anno scorso nel 2014 il bilancio, io ho fortemente voluto che venisse inserito nelle delibere propedeutiche, cioè quelle che assolutamente devono essere votate assieme al bilancio, una delibera, dopo 22 anni, sul regolamento dei nostri impianti pubblicitari nella Capitale d’Italia”, continua Marino, che conclude: “In quella delibera, oltre al il tipo di spazi che possono essere acquistati e il compenso che deve essere dato al comune per occupare quegli spazi, abbiamo dato molta attenzione al contenuto”.