Ignazio Marino al telefono con Renato Zero: ma era uno scherzo
Durante la trasmissione Tutti pazzi per RDS è stato fatto uno scherzo telefonico a Ignazio Marino
Se dovessimo scrivere un libro sui due anni di governo della città di Roma da parte del sindaco Ignazio Marino, potremmo intitolarlo così: “Marino, il sindaco senza pace”. Mentre da più parti si solleva la richiesta di dimissioni del primo cittadino, e mentre il futuro dello stesso sindaco è appeso a un filo (si riunirà oggi la Giunta di Roma Capitale), ci si mettono anche gli scherzi telefonici.
A telefonare al chirurgo dem sarebbe stato nientepopodimeno che Renato Zero. In realtà, però, si trattava di un imitatore: durante la trasmissione Tutti pazzi per RDS, in onda su Radio Dimensione Suono, l’imitatore Barty Colucci ha telefonato a Ignazio Marino spacciandosi per il noto cantante romano.
Il sindaco, almeno sembra, ha creduto davvero che si trattasse di Renato Zero e, senza dubitare della veridicità della telefonata, si è intrattenuto con quest’ultimo in discussioni che riguardano alcuni dei temi caldi di cui l’opinione pubblica discetta in questi giorni. Ad esempio, Marino ha ribadito che davvero il sindaco di Filadelfia lo ha invitato oltreoceano. Poi ha aggiunto: “Il fatto è che siamo sotto una aggressività continua probabilmente perché stiamo scuotendo davvero poteri e privilegi che hanno retto per molti anni in questa città”.
Il finto Renato Zero lo ha però redarguito riguardo lo stato di degrado che affligge la città di Roma. Tanto che ha addirittura intonato una canzone, sulla falsariga (o meglio falsa nota) di Roma nun fa la stupida stasera: “Roma quante buche che c'hai stasera – riporta l'agenzia Ansa – io giro con la bici me ne vò. Guarda quanta monnezza, coi sorci grandi che poi fanno da cornice attorno a noi. Non sai quanto era pulita Filadelfia, nun c’era una carta a terra manco a morì. Invece la mia Roma è sporca più che mai, Marino nun fa lo stupido stasera”.
Marino ha risposto: “Ti ringrazio perché sei un romano speciale e se tu lo ritieni possiamo incontrarci di persona e parlarne. Adesso vado in Campidoglio, guardo l’agenda e ti cerco”.