III Municipio di Roma, Alfredo Arìsta: Decoro urbano, Sicurezza e Salute
Domenica 10 giugno si vota a Roma nel III e nell’VIII Municipio e non tutti lo sanno…
Alfredo Arìsta, è capolista di Fratelli d’Italia e candidato al consiglio Municipale del III Municipio per Francesco Maria Bova presidente. “Sono stato Presidente della Commissione Patrimonio e Bilancio nella consiliatura 2008/2013 e mi sono distinto per l’apertura e l’arredo degli uffici politici e amministrativi di P.zza Sempione e Via Fracchia, spostati da Via Monte Rocchetta, precedente sede municipale, nella quale veniva pagato un affitto in quanto di proprietà ASL. Delegato ai rapporti con la Sanità privata (3°Municipio dodicesima città d’Italia senza un presidio sanitario e un posto di primo soccorso convenzionato), abbiamo istituto una rete per tutti i residenti per la medicina preventiva senza prenotazione in accordo con le strutture ambulatoriali private e convenzionate del territorio. Istituita una Casa della Salute in via Lampedusa, oggi brillantemente chiusa dalle successive amministrazioni. Nel quinquennio ho avviato un progetto per la manutenzione dei centri sportivi municipali, ho aperto un teatro e approntato un polo museale di concerto con la Sopraintendenza ancora incredibilmente non fruibile dalla cittadinanza in quanto chiuso (i giardini di Faonte), per motivi oscuri”.
“Una domanda fuori dagli schemi: alla sua “veneranda” età, perchè pensa di mettersi a disposizione del territorio?”
In questa occasione sono stati i cittadini residenti a chiedermi di mettermi nuovamente a disposizione per il disagio che i residenti e il territorio hanno dovuto subire con 5 anni di assoluta incapacità, inconcludenza e assenza dei ruoli politici del Municipio. Dal 2013, dopo 20 mesi di giunta Marchionne del PD, un anno di commissariamento e il nuovo fallimento della giunta Capoccioni, caduta alla fine di febbraio di questo anno, il territorio non ha avuto più un riferimento solido amministrativo. Speriamo che questi cittadini si ricordino di votare il 10 giugno.
“In caso di vostra affermazione, nei primi 6 mesi, quali sono le priorità che riconoscete sul territorio?”
Rispondere a questa sollecitazione non è per niente semplice, ma dovendo stilare una lista di urgenze mi sento di mettere al primo posto il riordino e il ridimensionamento del TMB di Via Salaria che assedia con i suoi miasmi un quadrante importante del territorio.La situazione negli ultimi 5 anni è notevolmente peggiorata.Noi ci occupammo nel 2012 del problema provando a riportare le attività di tale sito di smaltimento agli standard lavorativi per il quale era stato istituito al di sotto del 40% di quanto lavora oggi e questa dovrà essere la prima attività che dovremo portare all attenzione del Sindaco e delle autorità regionali.
La seconda emergenza è relativa alla sicurezza sia stradale che dalla microcriminalità. Sotto gli occhi di tutti, lo stato di abbandono sia del mando stradale che degli spazi verdi. Ci sono aree per bambini da noi attrezzate (2008/2013) completamente invase dalla vegetazione e inagibili. Sullo stato del manto stradale, la pulizia dei marciapiedi e delle strade preferirei non esprimermi per non incorrere nel turpiloquio, infine un turno almeno nelle ore diurne di una figura come il poliziotto di quartiere sarebbe un sicuro deterrente per la microcriminalità.
“La difficoltà agli accessi negli uffici pubblici i tempi biblici per un rinnovo di una carta di identità per un cambio di residenza è diventato motivo di scontro dei cittadini presso le sedi municipali,cosa intendete fare?”
Questo problema si è acuito dalla istituzione del “Tupassi”, brillante soluzione istituita durante la giunta Raggi, le file che si formano presso il Municipio sono chilometriche prima per prendere la prenotazione e poi nella giornata nella quale effettivamente si rilascerà il certificato.Abbiamo sentito gli operatori comunali e loro ci hanno fatto presente un’effettiva carenza del personale centrale (molti pensionamenti non sono stati sostituiti), ma anche la totale non discrezionalità del Tupassi è da rivedere.In altre parole avere un responsabile del settore anagrafico che valuta le effettive urgenze per venire incontro ai residenti potrebbe essere una soluzione percorribile.