Il 2025 di Bergoglio: cerca gli occhi massonici
Fa tenerezza notare come al grido di “tanto, chi se ne accorge?” le transenne dei cantieri per il Giubileo, siano stati schermate con teloni decorati di simbologie inequivocabili
Intorno al Vaticano è tutto un cantiere: Castel Sant’Angelo, la Mole Adriana, Borgo Pio, Borgo Sant’Angelo, i lavori fervono in previsione dello pseudo-giubileo del 2025. Sì, quello con il logo realizzato dal massaggiatore gay che propone i pretini arcobaleno in fila uno dietro l’altro. Come disse Adinolfi: sembra il “trenino dell’amore”. QUI
Del resto, le tematiche omosessualiste sono una colonna portante della gnosi che ha il mito dell’androgino.
Le teorie New Age-teosofico-massonico-esoteriche
Il 2025 è però una data importante per le teorie New Age-teosofico-massonico-esoteriche: si aprirebbe la famosa Era dell’Acquario. Non stupisce quindi che l’antipapa gnostico Francesco avesse affermato tempo fa, che nel 2025 ci sarebbe stato, al suo posto, Giovanni XXIV.
Citiamo da un’Ansa del 28 settembre 2021, QUI quando il vescovo Mons. Placa raccontava incautamente del suo colloquio appena avuto in Vaticano con Bergoglio: “Ho invitato il Papa a visitare la città di Ragusa in occasione del settantacinquesimo anniversario della fondazione della Diocesi nel 2025. Il Santo Padre ha fatto un sorriso e un cenno di assenso e con una battuta MI HA RISPOSTO DICENDO CHE NEL 2025 SARÀ GIOVANNI XXIV a fare quella visita”.
Ora: come potrebbe un vero papa annunciare quale sarà il nome del suo successore? Non potrebbe, sia perché le manovre preconclave sono proibite dalla Universi Dominici Gregis, pena la scomunica latae sententiae, sia perché lo Spirito Santo, in ottica di fede cattolica, esercita un’influenza, almeno protettiva, sulla scelta del pontefice.
Ma se siamo nella Chiesa usurpata dalla Massoneria, tutto è possibile. Ricordiamo come già nel 2005, come risulta dal libro dell’ex-radicale Danilo Quinto, Pannella facesse già “certi nomi” quando raccontava: “Nei giorni del Conclave (2005) andavo in piazza San Pietro con un cartello che invocava Giovanni XXIV o Francesco I”. QUI
I rapporti con la Massoneria
Così lo stesso Danilo Quinto rispondeva, nel luglio 2012, alla domanda di Stefano Lorenzetto su Il Giornale:
“Pannella è iscritto alla massoneria?”
“Non penso. Però mantiene con essa rapporti strettissimi. Del resto Giorgio Gaber nel monologo L’abitudine diceva: Io, se fossi Licio Gelli, mi presenterei nelle liste del Partito Radicale. Il capo della P2 fu sul punto d’essere candidato dal Pr come una qualsiasi Cicciolina”.
Si spiega, in modo ovvio, l’affettuosissima amicizia tra il leader radicale e l’antipapa che porta al collo il Buon Pastore dei rosa+croce e che parlava di fratelli e fratellanza, fin dal suo saluto alla propria finta elezione nel 2013.
Dunque capiamo il nome dei papi desiderati da Pannella perché San Giovanni Evangelista (insieme al Battista) è il patrono dei massoni (almeno loro credono così), e perché il suo Vangelo è stato a lungo oggetto di un’interpretazione gnostica. Francesco, invece, perché è il “santo muratore”, nel senso che ricostruì la chiesetta di San Damiano e, povero santo, utilizzava squadra e compasso. Inoltre il suo amore per il creato si sarebbe ben prestato a una contraffazione in senso gnostico-ecologista per il falso papa tanto voluto dalla massoneria.
Ma l’altro interrogativo che suscita la rivelazione di Mons. Placa riguarda questo: come poteva nel 2021 Bergoglio prevedere che nel 2025 non ci sarebbe stato più, se poi, continuamente ha ribadito che non pensa alle dimissioni?
Presumeva che prima del 2025 lui stesso sarebbe morto?
Come ci segnala un lettore, circola da un anno sui social un curioso messaggio: “Papa Francesco morirà l’11 aprile 2024, 11 giorni dopo la domenica di Pasqua”.
Che significato ha il numero 11?
L’11 è una data che ricorre nella storia in modo molto curioso, tanto da aver suscitato l’interesse perfino degli scienziati. Chissà quali significati arcani avrà per questi fissati che, bisogna riconoscere, hanno una “fede” certamente profonda e attentissima a simboli e numerologie.
Come abbiamo detto in precedenza, i recenti, annunciati provvedimenti di Bergoglio sulla bara chiusa al proprio funerale, che vieterà ai fedeli di verificare con certezza che Francesco è morto, suscitano più di qualche sospetto. Non sarà mica che per qualche motivo rituale sia stata prevista da tempo una “morte” (simulata ovviamente) di Bergoglio per questa data esoterica? Staremo a vedere.
Ma tornando ai lavori per il Giubileo, fa tenerezza notare come al grido di “tanto, chi se ne accorge?” le transenne dei cantieri siano stati schermate con teloni decorati di simbologie inequivocabili.
Innanzitutto l’occhio onniveggente, anche detto occhio di Horus fra i più noti simboli massonici. L’Era dell’Acquario è l’era di Horus, figlio della grande madre Hator-Iside. L’occhione viene replicato in modo compulsivo, addirittura all’entrata in piazza San Pietro da Piazza della città leonina.
Ma non è l’unico simbolo esoterico. Ci sono due punti, uno bianco in campo nero e l’altro nero in campo bianco, tipo Yin-Yang taoista, simbolo della coniunctjo oppositorum, l’unione degli opposti, principio base dello gnosticismo, quella antica credenza anticristica per cui il serpente dell’Eden sarebbe “il buono della situazione”, una sorta di Prometeo che svela all’uomo di essere Dio egli stesso. QUI Ecco che si spiega perché Bergoglio afferma che Gesù si è fatto serpente e si è fatto diavolo.
Poi abbiamo il sole nero caro ai Gesuiti, la stella a otto punte, simbolo non solo mariano, ma anche luciferino e della grande madre Astarte, che Bergoglio vi rifila continuamente sotto le spoglie della Maria che scioglie i nodi, della Salus Publica populi romani, della Pachamama etc. QUI
Insomma, quello che fa un po’ tristezza è vedere come questi anziani signori in talare e grembiule si illudano che nell’epoca di internet la verità possa essere censurata fino a consentire di portare a compimento questi disegni vetero-massonici.
Il Vicario di Cristo, papa Benedetto XVI, ha tagliato le gambe al progettone già nel 2013 consegnandosi cristicamente alla sua sede impedita e facendo di Bergoglio solo uno dei 40 antipapi della storia, destinato all’annullamento nelle opere e nelle parole.
Basta solo una puntura di spillo per far scoppiare il bubbone: un vero cardinale di nomina pre 2013 che finalmente dica “vere papa mortuus est”.
Forza Eminenze: basta poco per far svanire l’incubo.