Il bunker di Mussolini apre al pubblico
Da venerdì sarà visitabile il rifugio sotterraneo di Villa Torlonia
Da venerdì prossimo sarà possibile visitare il bunker che Benito Mussolini fece costruire per proteggersi dai bombardamenti americani durante la Seconda guerra mondiale. Realizzato tra il 1942-1943, riadattando la cantina della famiglia Torlonia e la sala centrale del casino nobile all’interno della Villa, il bunker venne aperto al pubblico per la prima volta nel 2006 ma, a causa della presenza nei locali di gas radon, venne chiuso per rimetterlo in sicurezza.
Interventi di bonifica del bunker, oggi perfettamente sicuro e continuamente monitorato, hanno permesso di riaprire quello che rappresenta un importante monumento della nostra storia bellica. I costi per la messa in sicurezza del sito, circa 15.000 euro, sono stati stanziati dall’associazione “Sotterranei di Roma”, con nessun costo quindi per l’amministrazione capitolina.
L’associazione dovrebbe rientrare delle spese in circa due anni. Il biglietto di ingresso al bunker e ai rifugi anti-aerei è di 7 euro, la visita, della durata di un’ora, è solo su prenotazione. All’interno sarà possibile accedere in non più di 15 persone contemporaneamente e con l’accompagnamento di una guida. Le lingue straniere previste, previa richiesta, sono: inglese, francese, spagnolo, tedesco, olandese ed ebraico.
Tra le particolarità del sito, l’esistenza di un sistema all’avanguardia nella rigenerazione dell’aria, sistema molto avanzato, presente in pochissimi altri bunker di quegli anni, che permetteva un’autonomia di ossigeno dalle 3 alle 6 ore per un numero di 15 persone all’interno.
Tale iniziativa, nata dalla collaborazione tra Roma Capitale, Sovraintendenza capitolina e l’associazione “Sotterranei di Roma”, è un importante passo nella valorizzazione della nostra storia recente, contributo rilevante ad una città come Roma che, in quanto ad offerta storico-culturale, non ha pari al mondo.