Il caso di Viviana Parisi: tra psicosi per il Covid e mistero della scomparsa
Non si può essere certi di cosa sia scattato nella testa di Viviana Parisi e se davvero in quei momenti fosse in preda a un delirio
3 Agosto, Venetico, provincia di Messina: una donna, Viviana Parisi, dj torinese da tempo in Sicilia, prende la macchina insieme al figlio di 4 anni Gioele. L’auto percorre l’autostrada A20 Messina-Palermo in direzione Palermo, uscendo a Sant’Agata di Militello. Ma le sue tracce si perdono per venti minuti, trascorsi i quali l’auto fa rientro in autostrada.
Testimonianze discordanti su Viviana Parisi
Testimoni raccontano che, a seguito di un incidente all’altezza di Caronia, la donna avrebbe abbandonato la sua auto sparendo così nel nulla. La macchina della donna, infatti, viene ritrovata lì ma di lei e del figlio nessuna traccia per giorni. Ci sono però testimonianze discordanti. Alcuni sostengono di averla vista attraversare il guard rail con Gioele in braccio; altri che fosse da sola.
Le ricerche non si sono fermate e dopo interminabili giorni di buio, il corpo di Viviana viene ritrovato in stato di decomposizione e con il volto sfregiato. È il marito, Daniele Mondello, a riconoscerlo ma è mistero su dove sia finito il figlio.
Si cerca di ricostruire cosa possa essere accaduto nei venti minuti di buco prima che l’auto faccia rientro in autostrada. Non mancano gli appelli ai testimoni che hanno dichiarato di averla vista insieme al figlio affinché si facciano avanti e parlino.
Omicidio o suicidio?
Si cerca di comprendere se la dj possa essere stata uccisa o se abbia compiuto un gesto estremo, dopo l’ipotetica morte del figlio, o se quest’ultimo sia stato rapito. L’autopsia condotta sul corpo della donna non è stata risolutiva per comprenderne le cause della morte. Sono state ritrovate fratture in diverse parti del corpo e aumentano i dubbi sul ruolo ricoperto dal marito anche se al momento l’indagine è contro ignoti.
Gli effetti della quarantena
Pietro Venuti, avvocato del marito ha lasciato una dichiarazione sostenendo che Viviana Parisi “aveva dei problemi, ma non voglio lasciare dichiarazioni sul suo stato di salute. Sembra che il periodo del Covid l’abbia profondamente sconvolta. Sembra che volesse andare in un determinato punto, a Caronia, ma non ne conosco il motivo”. Viviana infatti è stata ricoverata durante la quarantena, profondamente turbata dal virus. Però, come dichiara il suocero, era una bravissima madre e non lasciava mai da solo il suo bambino. Anche il padre della donna afferma che “Viviana era molto preoccupata per il coronavirus. Mi chiamava sempre e io le dicevo che ci saremmo visti a settembre”.
Una fuga senza meta quella di Viviana Parisi
In un’intervista la criminologa Ursula Franco sostiene che “Ciò che è trapelato in merito alle condizioni psichiche della Parisi dei mesi precedenti e le dinamiche della scomparsa mi fanno pensare ad una “fuga senza meta” in un soggetto in difficoltà psichica (Disturbo simil psicotico, Psicosi). Credo che la Parisi abbia perso il contatto con la realtà non in seguito all’incidente ma subito dopo essere uscita di casa. Solo così si spiegano i 104 chilometri percorsi. La Parisi poi potrebbe aver male interpretato l’incidente inserendolo in un contesto delirante”. Da un referto dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto emerge come alla donna fosse stata infatti diagnosticata una psicosi in quanto sembra che Viviana soffrisse di manie di persecuzione.
Il Covid e il periodo di “reclusione” in casa non hanno di certo aiutato la giovane dj, così come gran parte della popolazione italiana. La maggior parte delle persone ha sperimentato la paura, che in casi estremi ha assunto la forma di vera e propria psicosi. Si passa infatti dalla paura, al panico o a disturbo d’ansia generalizzato. Per cui ogni pericolo di contagio viene percepito come rischioso e profondamente allarmante. Sono aumentati gli atti compulsivi di igiene e pulizia delle mani, aggravando lo stato già delicato di chi soffre di DOC (disturbo ossessivo compulsivo) o disturbi d’ansia. Inoltre la quarantena ha fatto venir meno le principali abitudini degli italiani, i quali sono stati costretti a rimanere a casa preda di solitudine, senso di isolamento e depressione.
Psicosi, disturbi psicotici e manie di persecuzione
Con il termine “psicosi” ci si può sia riferire a un disturbo mentale caratterizzato da alterazioni psichiche, che a un timore individuale o collettivo nei confronti di qualcosa che assume aspetti quasi morbosi. Ben si presta alla condizione della dj torinese la quale, come detto, sembra soffrisse di manie di persecuzione. E, come affermato dalle persone a lei vicine, aveva sviluppato una vera “psicosi” nei confronti del virus.
Il disturbo psicotico consiste in una percezione alterata della realtà che genera ansia e irrequietezza rendendo le persone maniacali e tendenti all’isolamento sociale ed emotivo.
La mania di persecuzione (o sindrome paranoide) consiste nella credenza delirante di essere al centro di un complotto. Per cui tutti ce l’hanno con la persona che ne è affetta. Il soggetto è preda di deliri e per lui la realtà è il luogo delle sue sofferenze poiché si trova in un mondo che non riesce a gestire ma lo domina attraverso la creazione di fantasie di controllo.
“U ciriveddu è comu un filu i capiddu”
Il cervello è spesso come un filo di capello. Questo recita un famoso detto siciliano. Non si può infatti essere certi di cosa sia scattato nella testa di Viviana Parisi e se davvero fosse in preda a un delirio. Risultano da chiarire le dinamiche della vicenda così come le tempistiche della sua morte. Entro 90 giorni gli inquirenti rilasceranno maggiori informazioni riguardo all’autopsia e alle indagini in corso. Proseguono ininterrottamente, inoltre, le ricerche del figlio.
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