Il cicloturismo, tra sport e filosofia: benefici non solo fisici e mentali
Alla scoperta di un nuovo modo di viaggiare che può essere la rivelazione del nuovo anno. Non solo uno sport, ma filosofia di vita
Il cicloturismo non è solo un nuovo modo di viaggiare, ma una filosofia di vita che pone al centro la sostenibilità, la lentezza e la scoperta autentica dei luoghi. A metà strada tra viaggio e avventura, il cicloturismo si inserisce tra le modalità di turismo a maggiore crescita in Italia e in Europa. Ogni pedalata rappresenta un’esperienza unica, fatta di scoperta, paesaggi mozzafiato e incontri con le comunità locali.
Cicloturismo, “ogni pedalata è parte di un’esperienza”
Secondo il rapporto “Viaggiare con la bici 2024” realizzato da ISNART e Legambiente, il cicloturismo in Italia ha generato un impatto economico diretto di 5,5 miliardi di euro nel 2023, registrando un incremento del 35% rispetto al 2022. La crescita esponenziale delle presenze cicloturistiche, pari a 56,8 milioni di presenze, rappresenta il 6,7% del totale delle presenze turistiche in Italia. Questo fenomeno ha portato a una nuova visione del viaggio, capace di unire la sostenibilità ambientale con lo sviluppo economico dei territori, in particolare delle aree interne.
Come sottolineato da Pinar Pinzuti, direttrice della Fiera del Cicloturismo che si terrà a Bologna dal 4 al 6 aprile 2025, il cicloturismo ribalta il concetto tradizionale di viaggio. “Ogni pedalata, ogni chilometro percorso, è parte integrante dell’esperienza”, ha affermato Pinzuti. In questa nuova concezione, il viaggio non è solo uno spostamento da un punto A a un punto B, ma un’esperienza completa, vissuta istante per istante, in cui ogni borgo, ogni strada sterrata e ogni sosta diventano momenti indimenticabili.
Cicloturismo, le tendenze del 2025
Secondo l’analisi di Bikenomist, il 2025 sarà caratterizzato da 3 grandi tendenze che influenzeranno il mercato del cicloturismo. Questi trend riflettono una domanda sempre più forte di sostenibilità, autenticità e libertà di movimento.
1️⃣ Il Cicloturismo al Femminile
- Chi sono le protagoniste? Le donne over 50 saranno tra le principali protagoniste di questa tendenza;
- Perché è rilevante? Questo target di viaggiatrici rappresenta una delle fasce più dinamiche del mercato, spinta dalla voglia di avventura, sfida e scoperta. Non si tratta solo di “andare in bici”, ma di immergersi in esperienze autentiche, dove la bicicletta diventa strumento di empowerment personale;
- Cosa cercano? Esperienze a contatto con la natura, la possibilità di conoscere persone nuove e di vivere viaggi che non siano una semplice “vacanza”, ma vere esperienze trasformative.
2️⃣ Turismo Rigenerativo
- Cos’è il turismo rigenerativo? Si tratta di un concetto di viaggio che punta a creare una connessione autentica con le comunità locali e a promuovere uno sviluppo sostenibile;
- Come cambia il turismo? Mentre in passato le destinazioni si focalizzavano esclusivamente sui turisti, oggi le aree turistiche mirano a sviluppare modelli sostenibili che portino vantaggi anche ai residenti. Il cicloturismo diventa quindi una forma di viaggio che si integra armoniosamente con i territori, generando valore economico e sociale;
- Esempi pratici: La creazione di percorsi ciclabili permanenti, la valorizzazione di borghi e paesi poco conosciuti e il rafforzamento dell’economia locale grazie al passaggio dei cicloturisti. Ogni sosta per un caffè, un pasto o una notte in una piccola struttura ricettiva diventa un contributo all’economia del territorio.
3️⃣ Gravel: Libertà e Spirito d’Avventura
- Cos’è il gravel? Il ciclismo gravel è un mix tra bici da corsa e mountain bike. I ciclisti gravel possono percorrere strade sterrate, sentieri e percorsi non battuti;
- Perché è in crescita? La bicicletta gravel consente di esplorare luoghi poco accessibili e di lasciare le strade trafficate per immergersi nella natura. La sua versatilità ha reso il gravel uno stile di viaggio sempre più popolare;
- A chi si rivolge? A chi cerca libertà e avventura. Gli itinerari gravel non seguono i percorsi turistici tradizionali, ma si snodano attraverso aree naturali, sentieri boschivi e strade rurali, offrendo ai cicloturisti una sensazione di libertà unica.
Grazie al cicloturismo cresce anche l’economia
Il cicloturismo non è solo una moda, ma un vero e proprio motore di sviluppo economico. Secondo il rapporto di ISNART e Legambiente, il cicloturista medio spende circa 95 euro al giorno, una cifra ben superiore alla spesa media giornaliera di un turista generico (59,6 euro). Per i turisti stranieri, la spesa giornaliera sale a 104,5 euro.
Questa forma di turismo ha un impatto diretto sulle aree interne del Paese, spesso lontane dai flussi turistici tradizionali. Questi territori, ricchi di borghi, parchi naturali e strade secondarie perfette per il cicloturismo, sono diventati un’opportunità di rilancio economico e sociale. L’aumento di cicloturisti porta benefici diretti a:
- Strutture ricettive (B&B, agriturismi e ostelli);
- Ristoranti e bar locali;
- Servizi di noleggio e riparazione bici;
- Attività commerciali (negozi locali, artigianato e prodotti tipici).