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Il Circo di Massenzio, all’interno del parco dell’Appia Antica

Attualmente il circo di Massenzio versa in rovine, rimane in piedi solo il muro di cinta e i resti della spina

Il Circo di Massenzio a Roma

Il Circo di Massenzio a Roma

Il circo di Massenzio, anche conosciuto con i nomi di circo di Romolo e circo di Caracalla, faceva parte di un enorme complesso fatto edificare dall’imperatore Massenzio lungo la via Appia.

Il Circo di Massenzio poteva ospitare 10.000 spettatori

Risale, infatti, al 311 d.C. e doveva comprendere tanto la villa di Massenzio quanto il mausoleo di Romolo. Il mausoleo prende il nome dal figlio dell’imperatore, Valerio Romolo, morto in età prematura.

Il circo è costruito in laterizio e, essendo riservato alla famiglia imperiale, non era particolarmente grande e poteva ospitare circa 10.000 spettatori. Molto modesto ovviamente in confronto al Circo Massimo che ne poteva ospitare 150.000 ma era frequentato da tutto il popolo di Roma.

Il circo ha una lunghezza di 520 m circa e un’ampiezza di 90 metri ed era diviso in diverse zone: le tribune, la loggia imperiale, la spina, le mete, le carceres e la porta trionfale.

La spina centrale, che separava i due rettilinei paralleli tramite una balaustra, era di 280 metri ed era ornata da un obelisco che proveniva dal tempio di Iside al campo Marzio, nei pressi dei Septa Julia, vicino alla attuale piazza del collegio romano.

L’obelisco arrivato in piazza Navona

Questo obelisco è attualmente ubicato in piazza Navona, dove fu collocato sulla Fontana dei Quattro Fiumi da Gian Lorenzo Bernini nel XVII secolo.

Il papa Innocenzo X, grande adoratore delle antichità, manifestò la volontà di recuperare l’obelisco ed avendo commissionato a Bernini la decorazione della piazza, fu deciso dai due di traslarlo a piazza Navona.

Attualmente il circo versa in rovine, rimane in piedi solo il muro di cinta e i resti della spina.

Questi due elementi fanno comprendere al meglio come dovesse essere anticamente un circo.

La causa di questo degrado è dovuta alla cattiva fama di Massenzio, il quale fu sconfitto nel 312 dall’imperatore Costantino, nella battaglia di Ponte Milvio, che ne provocò il prematuro abbandono e la successiva incuria.

È anche probabile che non fosse mai stato usato, dal momento che non risultano tracce di sabbia che avrebbe dovuto ricoprire l’intera pista.

Attualmente è inserito all’interno del parco dell’Appia Antica, dove in mezzo al prato svettano le rovine dell’antico circo in cui antico e moderno continuano a coesistere all’interno della città eterna.