Il dente duole. Denunciati per truffa 9 medici di Villa Tiberia
Una truffa in piena regola ai danni del servizio sanitario nazionale, scoperta presso la Casa di Cura Villa Tiberia, nel quartiere Talenti
Si chiamava Idolo… Non meravigliatevi, avete letto e capito bene, non si tratta di un errore di stampa. Che fosse un idolo, con una sostanziosa dose di fatalità, lo si poteva facilmente dedurre dal nome. Era come se il destino lo avesse creato e voluto nel tempo e nella storia, per renderlo un mito. Credevo fosse l'unico dentista in città, perchè quando c'era aria di carie e di mal di denti, tutti andavano regolarmente da lui. Zitto zitto, serio serio, invitava ad accomodarsi sulla temuta poltrona e con lo sguardo un po' torvo, misto ad un'espressione che sapeva di compiacimento, stile 'oggi le comiche' con Stanlio e Ollio, dava il via alle operazioni di rito. Considerando quanto sopra, non si può certo dire che fosse un uomo del tutto rassicurante, ma se da un lato emergeva il suo personaggio grottesco, dall'altro spiccava la sua levatura di professionista esemplare. Idolo era un idolo, punto e basta.
A questo punto, il punto (appunto), di domanda è: "Vogliamo Idoli, idoli di nome e di fatto, o semplicemente persone responsabili che vengano incontro alle nostre necessità? Propendete per la seconda ipotesi? Se è così, come in fondo è normale, sentite un po' cos'è successo. Una truffa in piena regola ai danni del servizio sanitario nazionale, è stata scoperta presso la Casa di Cura Villa Tiberia, nel quartiere Talenti. In pratica, semplici estrazioni di denti o piccole otturazioni, si trasformavano di fatto, in complessi interventi, al punto che le prestazioni, tradotte in operazioni ben più complesse, originavano e giustificavano la richiesta e l'ottenimento di cospicui rimborsi. Per nove medici, compreso l'ex amministratore della struttura, è scattato il processo davanti al giudice monocratico del tribunale di Roma.
Gli indagati devono rispondere di truffa e falso ideologico in atti pubblici. La Clinica Villa Tiberia intanto, è in stato di regime di amministrazione straordinaria, con un commissario a capo. Fino a che il 'giochino' ha funzionato, i medici dentisti che prestavano saltuariamente servizio all'interno della struttura, facevano lievitare i loro guadagni, grazie al metodo descritto. Il profitto incassato dalla Clinica, in base alle prestazioni effettuate, veniva in parte versato nelle tasche degli stessi medici.
Stando così le cose, meglio concentrarsi su una simpatica filastrocca di Alma: "La donnina del mal di denti, andò nel bosco con mille lamenti: un po' di malva cogliere vuole, per fare un decotto al dente che duole…". Altro che malva! Caro Idolo, tu si che eri un idolo!