Il derby non finisce mai, tra gioie e dolori: le reazioni della piazza
Il derby di Roma non finisce mai, soprattutto nella settimana successiva alla partita. Sfottò e reazioni dei due allenatori tengono banco
Il derby di domenica tra Roma e Lazio non è stata una partita molto divertente, bisogna ammetterlo, ma la stracittadina è sempre stata una gara dal valore importante fuori dal campo. E’ noto che a Roma la rivalità tra le due squadre regala suggestioni e sfottò per almeno una settimana prima e dopo il derby. Le reazioni sono state diverse, ovviamente anche in base all’umore dei vinti e di chi, grazie all’errore di Ibañez ha potuto gioire.
Le parole degli allenatori
Mourinho e Sarri hanno stili ben diversi, sia in campo, che fuori dal rettangolo di gioco dove, ognuno a modo suo, ha sempre qualcosa di “particolare” da dire. L’allenatore della Lazio per esempio ha voluto evidenziare quanto il derby sia importante per il “popolo” biancoceleste: “L’aspetto più importante per noi era aver fatto contento il nostro popolo. Era questo l’obiettivo“. Queste le parole del tecnico nato a Napoli, che poi ha proseguito – Vedere i ragazzi giocare con il cuore è ancora più soddisfacente della applicazione tattica – mettendo da parte l’aspetto tattico. Dall’altra parte Mourinho non poteva certo essere contento della sconfitta, però ha optato per parole caustiche nei confronti dei cugini, senza concentrarsi troppo sul risultato o sul gioco espresso dalla Roma: “Gli altri piangono sempre, io mai, ora voglio piangere anche io. Ci manca il nostro giocatore più creativo, con più gol e quando non c’è è difficile. Della Lazio neanche parliamo perché è stato un esempio fantastico. Hanno giocato in un modo che se avessi giocato io così mi avrebbero ucciso”
Le reazioni social
Il gol della Lazio è arrivato da una disattenzione del difensore giallorosso Roger Ibañez, per questo i social romanisti si sono accaniti soprattutto su di lui. Sulla sponda biancoceleste invece hanno preso piede commenti e sfottò di vario tipo, tra il goliardico e il poetico.