Il fantasma della speculazione sul nuovo stadio dell’AS Roma
Il progetto del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle tra dubbi e criticità. La denuncia del M5S Roma
Non si spegne il fuoco delle polemiche in merito alla realizzazione del nuovo stadio dell’A.S. Roma nell’area dell’ex ippodromo di Tor di Valle. Romait, dal canto suo, ha già provveduto a passare in rassegna le criticità legate alla realizzazione della nuova infrastruttura.
INFRASTRUTTURE ADEGUATE PER IL NUOVO STADIO? – Ci siamo chiesti “se e come un quartiere come il nostro, che ha enormi difficoltà a reggere infrastrutturalmente i movimenti di neanche quarantacinquemila persone, possa arrivare a sostenerne oltre centomila, trasformandosi, per una giornata, in una città grande quasi come Bergamo”.
Abbiamo poi parlato del problema, non trascurabile, del traffico, nonché della “fantasiosa urbanistica locale”, sottolineando come la contrarietà non sia nei confronti della realizzazione di uno stadio, ma di una “non preparazione di una condizione urbanista favorevole ad accogliere un afflusso di gente così alta”.
TRE GRATTACIELI VICINO ALLO STADIO, CUI PRODEST? – Abbiamo poi parlato della paventata possibilità di costruire, nella zona limitrofa allo stadio, 3 grattacieli residenziali dell’altezza di cento metri ciascuno, che si aggiungerebbero alle famose Torri dell’Eur. Insomma, un progetto parallelo di cui – scrivevamo – “francamente, in pochi avvertono la necessità”.
LO STADIO SI REALIZZA CON I SOLDI DEI CITTADINI – Ad aggiungere dubbi, ai tanti che già si sollevano da più parti, il MoVimento 5 Stelle Roma, che sottolinea come la realizzazione del nuovo stadio, “comporta ingenti investimenti, non solo da parte dei privati che vi hanno interesse, nel caso la Società di Calcio A.S. Roma, ma anche, e qui sorgono i problemi, da parte del pubblico, vale a dire con soldi presi dalle tasche dei cittadini”.
I costi dell'opera in questione, infatti – spiegano i consiglieri del MoVimento 5 Stelle Roma – “non saranno interamente a carico dei privati, come ha cercato di lasciar intendere l'assessore Giovanni Caudo in più occasioni, ma saranno, in buona parte, sostenuti dalla collettività”. Il che, in un periodo, di aumento di tasse per i cittadini, non è affatto una buona notizia. Ma, fosse solo questo, nemmeno sorprenderebbe tanto: i cittadini sono abituati ormai da anni a tirare la cinghia – solo loro, però! – e a pagare, pagare, pagare, e ancora pagare.
LA PIAGA DELLA SPECULAZIONE EDILIZIA – Da non sottovalutare, infatti, secondo il M5S Roma, anche “l'impatto urbanistico conseguente la realizzazione di tutta una serie di opere di viabilità, con relativi appalti e colate di cemento su tutto il quadrante interessato”.
Insomma: “se è vero che Roma necessita di stadi moderni e funzionali, che siano agli stessi livelli di quelli delle altre grandi città europee, è pur vero che ciò deve essere fatto nel rispetto delle regole, impedendo che la realizzazione dei suddetti impianti sportivi si trasformi nell'ennesima occasione per dare libero sfogo agli ‘appetiti’ degli speculatori edilizi e dei politicanti di turno”. È questa la posizione del MoVimento.
Dal punto di vista ambientale-paesaggistico, idrogeologico e della sicurezza in generale, l'impatto sul territorio in oggetto, così come sulle aree limitrofe, sarebbe pesantissimo: “Gli studi sommari presentati fanno riferimento allo stato attuale dei luoghi, con un generico accenno ai rischi potenziali a cui l'area è esposta rispetto a eventi di origine naturale, ma senza nessuna analisi approfondita sulla reale pericolosità dell'area stessa e di come l'aumento sconsiderato della esposizione, in seguito alle nuove costruzioni, per migliaia di famiglie, inciderebbe esponenzialmente nella valutazione del rischio stesso”.
GLI ENORMI COSTI – E mentre “l'equilibrio economico-finanziario dovrebbe essere raggiunto esclusivamente mediante l'implementazione di servizi ed attività accessorie, funzionali e pertinenziali alla struttura sportiva, in questo progetto detto equilibrio – spiega ancora il MoVimento 5 Stelle Roma – viene invocato, invece, per compensare l'enorme costo (270 milioni) delle opere d'urbanizzazione necessarie (a fronte di 340 milioni di costo dello stadio, peraltro già esorbitante ed allineato a quello degli stadi più costosi). Una follia!”.
Infine, “dal punto di vista delle infrastrutture per la mobilità e le opere di urbanizzazione è evidente che il loro costo abnorme è in funzione dell'intera trasformazione urbanistica e non del solo stadio o della riqualificazione della zona, ed è qui che si realizza la contraddizione più grande, che rende inaccettabile la proposta: si concedono diritti edificatori per circa un miliardo di euro per compensare costi di urbanizzazione che risultano principalmente funzionali alle opere compensatrici. Una spirale in grado di divorare territorio e risorse pubbliche!” – concludono, amaramente, i consiglieri capitolini del MoVimento 5 Stelle Roma, Daniele Frongia, Marcello De Vito, Virginia Raggi ed Enrico Stefàno.