Il fiore di dicembre: la stella di natale
Green Passion di Federica Basili
Il pianeta degli alberi di Natale
Dove sono i bambini che non hanno
l'albero di Natale
con la neve d'argento, i lumini
e i frutti di cioccolata?
presto, presto adunata, si va
sul Pianeta degli alberi di natale,
io so dove sta. Che strano, beato Pianeta…
Qui è Natale ogni giorno.
Ma guardatevi attorno:
gli alberi della foresta,
illuminati a festa,
sono carichi di doni.
Crescono sulle siepi i panettoni,
i platani del viale
sono platani di Natale.
Perfino l'ortica,
non punge mica,
ma tiene su ogni foglia
un campanello d'argento
che si dondola al vento.
In piazza c'e' il mercato dei balocchi.
Un mercato coi fiocchi,
ad ogni banco lasceresti gli occhi.
E non si paga niente, tutto gratis.
Osservi, scegli, prendi e te ne vai.
Anzi, anzi, il padrone
Ti fa l'inchino e dice:"Grazie assai,
torni ancora domani, per favore:
per me sarà un onore…" Che belle le vetrine senza vetri!
Senza vetri, s'intende,
così ciascuno prende
quello che più gli piace: e non si passa
mica alla cassa, perché
la cassa non c'è. Un bel Pianeta davvero
Anche se qualcuno insiste
A dire che non esiste…
Ebbene, se non esiste, esisterà:
che differenza fa?
ll pianeta degli alberi di Natale – Gianni Rodari
LA STORIA.
L’origine della Stella di Natale risale al 1520 quando gli spagnoli giunsero nel Nuovo Mondo, a Tenochtilàn per l’esattezza (attuale città del Messico) capitale della società atzeca; questa pianta veniva chiamata cuetlaxóchitl poiché il suo colore simboleggiava il sangue dei sacrifici offerti al sole. Non fu questo però il secolo in cui la pianta fu conosciuta in Europa: la sua esportazione avvenne ad opera di Robert Poinsett, ambasciatore degli Stati Uniti in Messico il quale, colpito dall’affascinante bellezza di questi fiori, ne portò alcuni esemplari nella sua casa, a Greenville nella Carolina del Sud. Fu proprio da lì che la stella di Natale si diffuse dapprima negli Stati Uniti e successivamente in Europa. Proprio in ragione del suo scopritore, in America questa pianta è conosciuta con il nome di Poinsettia. I missionari la ribatezzarono con il nome con cui la conosciamo oggi in virtù della sua forma che ricorda una stella che esplode nella sua massima fioritura proprio nel periodo natalizio. Nelle chiese cristiane gli addobbi iniziarono ad essere costituiti dall’insieme delle Stelle di Natale soltanto a partire dalla fine del XIX secolo.
LA COLTIVAZIONE.
La Stella di Natale è molto semplice da coltivare: necessita di molta luce, ma non sopporta il clima caldo; inoltre, come la maggior piante delle piante, non gradisce il ristagno idrico, causa di proliferazione di batteri talvolta fatali. La malattia che più comunemente colpisce questa pianta è un fungo che provoca striature grigiastre sulle foglie: purtroppo la pianta in questo caso andrebbe buttata poiché può contagiare le altre piante della casa. Se le foglie invece si contorcono e ingialliscono è necessario aumentare le annaffiature soprattutto sulle foglie. In generale, possiamo annaffiarla regolarmente ricordandoci sempre di inumidire anche le foglie.
E’ uso comune che quando le foglie appassiscono si considera la pianta morta: in realtà non è così e se abbiamo cura di trattarla nel modo giusto potremo portare la nostra stella alle prossime fioriture. Innanzitutto è bene potare i rami abbondantemente; poi dovremo porre la pianta a “riposo” sino alla stagione estiva senza nemmeno annaffiarla. Nel mese di giugno possiamo rinvasare la pianta in terriccio universale avendo cura di mantenerla sempre in un clima mite (18, 20 gradi) e ricominciare con le annaffiature regolari. Una volta germogliata, potiamo i boccioli più fragili. Prima di acquistare una Stella di Natale accertiamoci che le foglie siano sane e rigogliose e che nel trasporto sino a casa non subisca bruschi sbalzi di temperatura.