Il governo italiano sul Covid-19: un sistema a pluralismo politico limitato
La notizia di maestri e professori che dicono ai ragazzi a scuola che se i genitori non si vaccinano perderanno il lavoro è insopportabile
Le polemiche sul “Metodo Goebbels”
Il mio ultimo articolo sul “Metodo Goebbels”, nel quale associavo la strategia comunicativa del gerarca Nazista a quella della gestione dell’emergenza pandemica, ha raccolto molti consensi e qualche accesa critica. E’ normale che sia così. Ma chi criticava il mio ragionamento non l’aveva seguito correttamente, cadendo nell’errore di pensare che intendessi associare il nostro Governo al Terzo Reich. Non l’ho fatto, né lo farei mai. Perché siamo in democrazia e votiamo (prima o poi) perché possiamo parlare liberamente (più sul web che nelle TV) e perché l’informazione alternativa non è censurata (o almeno non del tutto).
Chiarezza sui termini
Ma siccome sono sempre aperto al confronto e non mi considero depositario di alcuna verità, ho approfondito la mia riflessione, cercando aiuto sul dizionario e sull’enciclopedia, che considero custodi di interessanti verità. E ho cercato la definizione di autoritarismo. Il “dizionario Treccani” lo definisce: “Forma esasperata di abuso dell’autorità, che può essere riferita a persone, istituzioni e ideologie. Atteggiamento autoritario, soprattutto se associato all’esercizio di un potere all’interno di una istituzione: famiglia, scuola, stato”. Chiarissimo, no?
Un aiuto dall’enciclopedia
“L’Enciclopedia delle scienze sociali Treccani” allarga il campo. Per brevità sintetizzo i concetti, che ciascuno può verificare sul loro sito. Si afferma che esistono sistemi politici non democratici ma non totalitari, che sono: “sistemi a pluralismo politico limitato, la cui classe politica non rende conto del proprio operato, che non sono basati su un’ideologia guida e non agiscono con un’attività politica capillare o massiccia, ma sono caratterizzati da mentalità specifiche, in cui un leader, o un piccolo gruppo, esercita il potere entro limiti non ben definiti sul piano formale”. Vi ricorda qualcosa?
Sistemi democratici, sistemi autoritari e sistemi totalitari
Questa definizione opera una distinzione netta tra sistemi autoritari e sistemi democratici, ma non distingue altrettanto nettamente i sistemi autoritari da quelli totalitari, in quanto l’autoritarismo può sussistere anche in situazioni pre-totalitarie. Questo concetto di autoritarismo è incentrato sul modo di esercitare il potere, sui suoi legami con la società, sui sistemi di credenze che lo sostengono e sul ruolo dei cittadini nel processo politico.
Domande per darsi risposte
Mi fermo qui perché esse mi sono sufficienti per invitarvi a testare se siamo in un regime di piena democrazia o meno. Per aiutarvi ad orientarvi, vi invito a riflette su quanto segue.
Dissenso e dubbio? Zero
Nel dibattito sull’utilità e sul pericolo dei Vaccini Covid-19 quale spazio ha avuto il dissenso e il dubbio? Nulla o poco. Ma sono le stesse ditte produttrici ad avvertire del pericolo, riconoscendo di non avere la più pallida idea dei possibili effetti futuri di questa somministrazione. Tuttavia, chiunque evidenzi questo fatto vine additato come nemico della sicurezza nazionale, terrorista e ignorante.
Tutti morti di Covid e nessuno di vaccino
Nei notiziari televisivi e sulla stampa, che proporzione c’è tra le notizie di morti da Covid e quelle di morti da vaccino o da effetti collaterali? Nulla o poco. Per avere qualche notizia si deve andare sul web, cercare sulle confuse statistiche ministeriali o dell’ISTAT. Ma attenzione, se trovi qualcosa che ti allarma – come l’incredibile incremento di morti improvvise ed inspiegabili, devi guardarti bene dal dirlo, se non vuoi essere tacciato di terrorismo.
Se poi a dirlo è un Medico, peggio ancora, viene radiato dall’albo e perde il lavoro. Raramente si legge di decessi immediatamente dopo il vaccino. Ma ti viene anche detto subito che “al momento nessuna correlazione col vaccino”. Mica vorrete trovare una correlazione? Però nei bollettini i morti sono tutti da Covid. Nessuno vi dice che a settembre l’autorevole quotidiano tedesco “Die Welt” riporta la dichiarazione del direttore dell’Istituto di ricerche sanitarie di Berlino secondo il quale i dati sono distorti e che è probabile che l’80% dei morti sia morto per altri motivi. Vero?
Vaccini senza alternative
Quale alternativa viene offerta a chi non vuole vaccinarsi e come viene trattato chi non si vaccina? Alternative zero. I rari medici che dicono di poter curare il Covid in modo semplice e risolutivo vengono sbeffeggiati ed umiliati, come il povero De Donno spinto al suicidio da una banda di aggressori televisivi. Chi ha detto che l’Ivermectina poteva curare dal Covid è stato chiamato “somaro” solo perché è un farmaco che si usa anche per i cavalli. Ma ora l’Ivermectina è ritenuta valida dall’Istituto Pasteur (chi era il somaro?) e l’Unione Europea rammenta all’Italia che dal 15 ottobre sono obbligatorie le cure alternative e non ha senso costringere la gente a vaccinarsi. Ma a voi nessuno l’ha detto né in TV né sugli organi di stampa.
La propaganda della paura
Nella propaganda ufficiale che informazione passa e quanto è reale ciò che passa? Qui non ci sono dubbi. L’informazione ufficiale parla solo di pericoli, anche quando non ce ne sono; di rischio di saturazione dei letti in terapia intensiva quando sono occupati solo al 10%; di dati sui tanti contagi nel mondo senza dire che i contagi aumentano a dismisura anche nei Paesi dove il vaccino è stato imposto a tutti. “State tutti preoccupati e seguiteci se volete salvarvi” è l’unico messaggio che viene trasmesso.
Impaurire e condizionare i più giovani
Ed ecco l’ultima: c’è una forma di terrorismo ideologico e di condizionamento sui nostri figli? E’ di questi giorni la notizia di maestri e professori che dicono ai ragazzi a scuola che se i genitori non si vaccinano perderanno il lavoro e loro moriranno di stenti e non potranno più andare a scuola. Sappiamo tutti quanto un’affermazione spaventosa, detta da un insegnante elementare possa condizionare e intimorire un bambino. Per anni. Lo sapevano bene i Gesuiti, che sostenevano che un bambino sotto i dieci anni può essere plasmato, cioè condizionato, per tutta la vita, da chi lo istruisce.
Dialogare con la sindrome di Stoccolma?
Se qualcuno si è sentito offeso dal paragone tra la propaganda nazista e quella del Covid sono dispiaciuto e mi scuso. Ma tra loro c’è qualcuno disponibile a riconoscere che sono chiaramente visibili, nella propaganda del Covid, alcuni elementi che ricordano il concetto di autoritarismo definito dall’Enciclopedia Treccani? La mia analisi critica, contro qualsiasi forma di autoritarismo, continua, rimanendo aperto al confronto. Ma siete aperti al confronto anche voi o siete vittime della sindrome di Stoccolma, che vi fa innamorare del vostro carceriere?