Il Liceo romano Giulio Cesare al centro delle proteste
Riparte dal Giulio Cesare la protesta di Lotta Studentesca contro la diffusione della propaganda di genere nelle scuole
Coincide con la riapertura delle scuole il blitz del movimento giovanile Lotta Studentesca, che si è svolto all’ingresso del liceo classico Giulio Cesare. I militanti hanno esposto una gigantografia che riproduce l’immagine di una famiglia naturale, con tanto di didascalia: ‘Secondo natura’, in questo modo ribadendo la loro totale contrarietà a progetti scolastici che aprano all’ideologia gender all’interno delle scuole romane, nonché al cosiddetto ddl Scalfarotto, in discussione presso le Camere parlamentari.
Non sembra casuale la scelta del liceo Giulio Cesare, nei mesi scorsi al centro di una polemica sorta a seguito della lettura in classe di un romanzo, Sei come sei di Melania Mazzucco, dagli espliciti contenuti sessuali, in particolare di un passaggio che descriveva un rapporto tra due ragazzi. Lo stesso movimento Lotta Studentesca aveva protestato già in passato contro quest’iniziativa esibendo un manifesto recante la scritta: ‘Maschi selvatici, non checche isteriche!’, spiegando con queste parole il senso della frase – in quella circostanza aveva protestato anche il movimento Rotta di Collisione, il cui manifesto recava la scritta: ‘Emergenza omofollia’. Allo striscione di Lotta Studentesca avevano poi risposto alcuni studenti del liceo Manara: ‘Avresti mai dato della checca isterica ad Achille?’ – così si leggeva su uno striscione esposto sulla facciata del liceo.
“Abbiamo scelto di inaugurare l'anno scolastico con una azione che sensibilizzasse gli studenti sul tema delle politiche familiari e della introduzione nelle scuole di insegnamenti contrari a quanto suggerito dalla legge naturale” – dichiara Andrea Di Cosimo, responsabile nazionale di Lotta Studentesca, in merito al blitz che ha coinvolto questa mattina il liceo Giulio Cesare. “Nel corso della mattinata abbiamo voluto consegnare alla preside dell'istituto il libro ‘Il Maschio Selvatico’, scritto dallo psicoterapeuta italiano Claudio Risè, per far conoscere alla dirigente scolastica la nostra visione del mondo e dimostrare che la nostra contrarietà a certe scelte propagandistiche non è espressione di ignoranza come si vorrebbe far presumere in maniera del tutto strumentale, ma trova riscontro in saggi che almeno noi ci siamo presi la briga di leggere ed approfondire” – continua Di Cosimo, che promette: “Con questa azione vogliamo dare inizio ad un impegno nelle scuole e nelle piazze di tutta Italia, per difendere i temi della famiglia tradizionale e della libertà di espressione. Ci sono valori che non possono essere negoziati o limitati da leggi liberticide” – conclude, riferendosi al ddl Scalfarotto, da molti considerato l’apripista per l’introduzione del reato di opinione.