Il lockdown non ci ha salvato, ha solo distrutto gran parte dell’economia
I numeri della Svezia che non ha mai effettuato il lockdown, sono di 418.93 decessi per milione, in Italia lo stesso parametro è 548.42
“Quando si tratta di controllare gli esseri umani non c’è miglior strumento della menzogna. Perché, vedete, gli esseri umani vivono di credenze. E le credenze possono essere manipolate. Il potere di manipolare le credenze è l’unica cosa che conta.” (Michael Ende)
Lockdown mai vissuto
Lockdown. Abbiamo vissuto, e stiamo vivendo un periodo storico senza precedenti. Governati dalla paura di un nemico invisibile siamo stati rinchiusi nelle nostre case. Costretti al distanziamento sociale, privati delle libertà più basilari e costituzionali. Un tempo lontano, la religione dettava la verità, guai ad opporvisi, come ci ricorda Giordano Bruno, “eppur si muove” bisbigliava Galilei. Infatti, quel potere si è mosso, spetta ora alla Scienza, e agli scienziati. La storia insegna che quando un uomo gestisce un potere grande come quello della “verità” facilmente viene sedotto da quel potere. Inebriato diventa un tiranno e la verità stessa è la sua prima vittima.
Sono un medico internista, professore universitario e ricercatore
Con numerose pubblicazioni internazionali e anni di lavoro all’estero, con collaborazioni internazionali ancora attive. Ho vissuto, come voi, chiuso in casa, tra mille difficoltà e il lavoro saltuario e invisibile come volontario in un centro Covid-19. Ho passato mesi a leggere articoli scientifici, ho scritto lettere, mai inviate, ad alcuni amici di lungo corso. Amici che sono nel nucleo del gruppo di scienziati che ha guidato il corso degli eventi nel nostro paese, e ha fatto da modello a ciò che è seguito nel mondo. Non le ho mai inviate perché leggevo le loro dichiarazioni, e sapevo che sarebbero cadute nel vuoto. Bisognava fare come suggerito dal WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità): avere paura e chiudere tutto. Ho assistito, immagino come voi, ad una censura globale delle opinioni personali, dei video diffusi, degli stessi articoli scientifici. Che se difformi dalla narrativa imposta, venivano fatti ritrarre agli autori con minacce di licenziamenti o sospensione dei fondi di ricerca.
Il Lockdown e la strategia della paura
La strategia della paura continua, ho letto che forse non produciamo anticorpi contro il virus e che ci si potrebbe riammalare (WHO). Che la stima della mortalità del Covid-19 sia del 2-3.5% (WHO). E che la terapia con il plasma dei guariti (con gli anticorpi naturalmente presenti) è pericolosa e non provata (WHO). Improvvisamente le leggi della fisiologia imparate ai primi anni di medicina sembrano essere cambiate. Non è così. Questa è solo disinformazione, atta a mantenere il livello di paura alto, per ragioni che oggettivamente non posso comprendere.
Il virus è reale, e tante persone hanno perso la vita, per il patogeno, per l’impreparazione medica e politica e perfino per le terapie intentate con le migliori intenzioni. Il lock-down, unico nel suo genere nella storia dell’umanità, per la prima volta si sono chiuse in casa le persone sane, nemmeno con la Spagnola o la peste bubbonica si era arrivati a tanto, ha prodotto danni economici ancora non quantificabili, ma anche danni alla salute e morti. Morti che vengono attribuiti al virus, ma che sono dovuti anche all’impossibilità di accedere alle cure mediche durante il periodo appena trascorso. Bisogna capire che i numeri dei morti per il virus snocciolati quotidianamente sono ipotesi che i medici fanno della causa di morte, non esami autoptici che ne confermano la causa.
La mortalità del virus nell’ordine dello 0,4%
Dietro quei numeri non esiste alcuna certezza medica o scientifica.
La stampa e l’informazione continuano ad ignorare le evidenze contrarie alla narrativa, anche quando arrivano dalle fonti più autorevoli. Mi riferisco in particolare al report del CDC (Centers for Disease Control and Prevention) la struttura americana più autorevole al mondo sulle patologie infettive, che stima attualmente la mortalità del virus nell’ordine dello 0.4%, ma potrebbe anche essere inferiore (0.1-0.2%).
0.4%! Studi epidemiologici hanno indicato come causa di morte per l’influenza stagionale in Italia nel 2016/2017 24981 persone. Il numero di morti, realmente causati da Covid19, potrebbe essere molto simile, ma anche ipotizzando reale il numero di deceduti 33340, ad oggi indicato dal governo, il 59.5% aveva 3 o più patologie pre-esistenti al momento del contagio ed età media di 80 anni. Quanti di questi sarebbero deceduti in questi mesi in condizioni di normalità?
I decessi in Italia con il lockdown e in Svezia senza
I numeri della Svezia che non ha mai effettuato il lock-down, nonostante i numerosi articoli che cercano di dipingere la situazione come disastrosa, per questa scelta, sono di 418.93 decessi per milione, in Italia lo stesso parametro è 548.42. Il lockdown non ci ha salvato, ha solo distrutto una grande fetta dell’economia.
Se guardato con obiettività, il nemico invisibile non deve farci più paura, non solo il peggio è passato, ma se anche se riaffacciasse, dati alla mano, il virus non deve costringerci a nessun cambiamento epocale. Il “new-normal” con cui si vuole stravolgere il nostro modo di vivere in maniera perenne, va fermato, prima che diventi una pericolosa abitudine.
Ridare il giusto valore al contatto umano
L’insegnamento che questo periodo di sofferenza ci dovrebbe donare è di ridare il giusto valore al contatto umano, alla verità, alla libertà ed agli affetti da cui siamo stati costretti ad allontanarci. I dati di questo articolo non sono miei, sono di pubblico dominio, solo difficilmente individuabili nel mare magnum di terrore che circonda la vicenda Covid-19.
Se preferite continuare a credere ai personaggi che vi hanno accompagnato in questi mesi, vi lascio con una perla di saggezza che vi farà spero riflettere su dove si voglia arrivare.
Articolo di Michelangelo Toscani
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