Il mercato immobiliare a Roma ai tempi del Coronavirus
A Roma il comparto delle locazioni a lungo termine sta avendo dei vantaggi dall’emergenza sanitaria che sta sconvolgendo il Paese
L’emergenza Coronavirus sta avendo effetti poderosi su diversi aspetti della vita quotidiana. Tra gli ambiti coinvolti c’è anche il mercato immobiliare di grande città come Milano e Roma. Il caso della capitale è molto interessante in quanto, come dimostra il rapporto di Nomisma e Engel & Volkers, il comparto delle locazioni a lungo termine sta avendo dei vantaggi dall’emergenza sanitaria che sta sconvolgendo il Paese.
Un altro aspetto degno di nota riguarda il fatto che, in linea di massima, rimane stabile l’interesse nei confronti di uno dei beni più importanti per gli italiani e non solo, ossia la prima casa.
Diverso è il caso delle locazioni brevi. Come evidenziato dall’amministrazione delegato di Nomisma nel corso di un’intervista ad ANSA, da quando è iniziata l’emergenza gli operatori del settore hanno notato un calo molto forte delle richieste di locazioni brevi. A detta dell’esperto, quanto visto in questi giorni è solo il preludio degli effetti che l’emergenza sanitaria avrà sul comparto immobiliare.
Cosa sapere sui prezzi
Quando si parla di mercato immobiliare, è impossibile non soffermarsi sui prezzi (una guida sui prezzi al mq della città di Roma che permette di fare una valutazione corretta dell'immobile che si vuole vendere o comprare è su Likecasa).
Per quanto riguarda questo aspetto, è molto interessante da citare il punto di vista di Mario Breglia, presidente dell’istituto indipendente di studi e ricerche Scenari Immobiliari. Nel corso di un’intervista al sito Financial Lounge, ha fatto presente che, ora come ora, sui prezzi non si avvertono tensioni.
I numeri delle compravendite
L’emergenza sta comunque avendo un impatto sul comparto degli immobili. Sempre secondo le stime di Scenari Immobiliari, sulla piazza romana si sta assistendo a un calo delle compravendite pari al 12% (flessione più consistente rispetto a Milano, dove si parla di un -7%).
A detta di Breglia, è probabile che, verso metà anno e a emergenza si spera finita o notevolmente rientrata, si possa avere a che fare con un vero e proprio rimbalzo.
L’incertezza sull’impatto globale
La situazione che si sta creando nel Paese a causa dell’emergenza Coronavirus – emergenza che molti hanno paragonato a una vera e propria guerra – avrà un impatto a lungo termine sul mercato immobiliare.
A sottolineare l’incertezza su quello che potrà succedere in questo settore ci ha pensato Cushman & Wakefield, una delle maggiori società private al mondo per quanto riguarda il mercato immobiliare (le sue filiali sono presenti in oltre 60 Paesi del globo).
In un report dal titolo Coronavirus: impact on the global property markets, ha messo in primo piano il fatto che il mercato immobiliare non è quello azionario. La prima differenza da questo punto di vista è legata alla volatilità, che è decisamente più bassa.
Gli esperti dell’agenzia hanno altresì sottolineato che, a differenza di quanto accade con i titoli azionari, i fondamenti del leasing non sono coinvolti in oscillazioni che cambiano da un giorno con l’altro.
Hanno infine posto l’accento sul fatto che, se il virus avrà un effetto negativo importante sull’economia in generale, ci saranno anche delle ripercussioni sul mercato immobiliare e sul valore delle case di proprietà.
Per quanto riguarda quest’ultimo punto, è il caso di ricordare che, a Roma come a Milano, i prezzi al metro quadro degli immobili di lusso hanno perso quota. Come poco fa accennato, in tutto questo sembra reggere il cluster di mercato dedicato alla prima casa, che potrebbe beneficiare per lungo tempo di tassi di interesse a dir poco vantaggiose.