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Il Nu Shu: la scrittura segreta delle donne cinesi

Il Nu Shu: un angolo di paradiso colorato per le ‘sorelle relegate’, fu un canto di liberazione e di intima libertà

Intorno al 1600 , l’assoggettamento della provincia dello Hunan da parte della Cina porta le donne del popolo Yao ad una particolare forma di ribellione.Lo Yao, nel tranquillo Hunan,  era un popolo a forte stampo matriarcale. Gli uomini provvedevano al lavoro per il fabbisogno giornaliero e le donne, regine del focolare domestico, avevano stessi diritti e doveri dei loro compagni ed erano tenute in grande considerazione.

L’imperialismo cinese sottomise il popolo Yao  e le donne, fino a quel momento custodi di una tradizione e di una cultura, furono ridotte a puro oggetto dell’uomo cinese medio. Chiuse nelle loro stanze, al buio angusto delle cucine e delle loro abitazioni, le donne Yao inventarono un linguaggio semplicissimo ed elementare di soli settemila caratteri,rispetto ai settantamila della lingua ufficiale cinese,attraverso il quale raccontavano le loro giornate di solitudine ma con l’intento di risollevarsi.

Il Nu Shu divenne, quindi, un angolo di paradiso colorato per le ‘sorelle relegate’ , fu un canto di liberazione e di intima libertà. Quando si trovavano insieme, le donne Yao ricamavano sui vestiti le loro idee anticonformiste contrarie al maschilismo, quando cucinavano scrivevano ricette che portavano inni alla donna e alla sua forza, quando cantavano sfogavano le ingiustizie subite.

Il linguaggio segreto fu tenuto tale per tantissimi secoli fino a quando, nel secondo conflitto mondiale, i servizi segreti cominciarono ad indagare temendo che in questo codice si nascondesse una forma di comunicazione per lo spionaggio internazionale.

Furono convocati, negli anni, i massimi esponenti linguisti ed accademici ma nessuno riuscì a decodificare il Nu Shu per due validi motivi : se la scrittura cinese ufficiale aveva caratteri squadrati, esso si presentava con caratteri tondeggianti. Inoltre, il Nu Shu era la lingua ufficiale delle donne analfabete e ghettizzate quindi, per assurdo, le ‘menti auliche’ non riuscivano a decifrarlo.

Semplice ma non facile, il segreto del Nu Shu fu svelato dalle donne Yao solo negli anni ottanta quando si iniziò a riconoscere loro una quasi totale uguaglianza agli uomini.

A settembre di qualche anno fa, è morta l’ultima erede del Nu Shu, Yang Huanyi. Con lei, se ne sono andati via i decori sugli abiti, le poesie, le canzoni, le ricette, gli stratagemmi di un intero popolo di donne ribellatesi ad un regime a loro ostico ed estraneo. Ci è sembrato giusto porre attenzione su di lei e su questa pacifica, femminea, creativa forma di protesta.

 

 

 

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