Il “Papa Francesco” degli una cum, accoglie l’artista che mise Cristo nell’urina
Non ci stupisce affatto quello che fa Bergoglio. Il suo ruolo era scritto da secoli e millenni, la sua usurpazione pronta dai tempi del Concilio
Il podcast dell’articolo:
Una vergogna senza fine. Ma non tanto per antipapa Francesco che assolve diligentemente il suo compito escatologico, cioè quello di mostrare la Chiesa dell’Anticristo, come ha scritto Papa Benedetto XVI rispondendo al filosofo Agamben, quanto per i sedicenti cattolici che continuano ad accettare che quella che dovrebbe essere la loro fede continui a essere così oltraggiata, vilipesa, dissacrata e insultata.
Bergoglio è il successore di San Pietro?
Il 24 giugno quello che Aldo Maria Valli, Roberto de Mattei, Riccardo Cascioli, Luisella Scrosati, Andrea Zambrano, Don Di Sorco, Mons. Bux, Padre Livio Fanzaga, Giovanni Zenone, Massimo Viglione, Sabino Paciolla, Padre Lanzetta, Felipe Perfetti, Martino Mora, Enzina Pasquali, Dorotea Lancellotti, Francesco Lamendola, Lorenzo Bertocchi si ostinano a considerare, (contro ogni evidenza canonica e rifiutando ogni pacifico confronto), il legittimo successore di San Pietro, ha accolto nella Cappella Sistina, il sancta sanctorum dell’arte, della bellezza, della cristianità, il presunto artista che è diventato famoso per aver immerso Cristo crocefisso nella propria urina.
Si chiama Andres Serrano ed è diventato famoso in tutto il mondo per una sua sola opera del 1987: s’intitola “Piss Christ”, letteralmente “Il Cristo di piscio”. Una fotografia che ritrae un crocifisso immerso nell’urina dello stesso pittore. Ogni qual volta l’opera viene esposta, ci sono dei cattolici che protestano e gli danno notorietà.
Con queste parole Bergoglio ha accolto Andres Serrano, fra gli altri presunti artisti e sedicenti intellettuali: “Siete alleati del segno di Dio! Siete occhi che guardano e che sognano. Non basta soltanto guardare, bisogna anche sognare”.
Il tema del sogno è molto caro alla Gnosi, la dottrina del male, come ha ben spiegato il prof. Giovanni Zenone.
L’ostruzionismo a Benedetto XVI
Ripetiamo: non ci stupisce affatto quello che fa Bergoglio. Il suo ruolo era scritto da secoli e millenni, la sua usurpazione pronta dai tempi del Concilio. Quello che fa rivoltare lo stomaco è come ci siano persone che si dicono cattoliche e che, di fronte a tali abiezioni, di fronte a una spiegazione completa di come papa Ratzinger abbia scismato quel vescovo usurpatore fin dal 2013, continuino a fare ostruzionismo, a insultare e a schernire il vero pontefice Benedetto XVI, don Minutella e lo scrivente. Vediamo quante altre blasfemie bisognerà sopportare prima che questi “cattolici” si decidano a chiedere l’applicazione immediata della Universi Dominici Gregis, per mandare a casa l’usurpatore in una mezza mattinata.
Per fortuna c’è un popolo davvero cattolico, o comunque amante della verità, se laico, che ha consentito di accendere “focolai di verità” in 40 città e prossimamente renderà possibile presentare al pubblico la conferenza su “Codice Ratzinger”, il 12 luglio a Jesi, il 15 a Pontecorvo, il 16 a Roma, il 22 a Melfi, il 30 a Cagliari, il 5 agosto ad Anzio.