Tutte le gaffe rivelatrici di Bergoglio degli ultimi mesi
Riuscite a immaginare un Papa che dice bugie, si tradisce goffamente, che dice messa sulle tombe di stupratori islamici?
Bergoglio, gaffe imbarazzanti, bugie puerili e altri aneddoti sul Papa illegittimo.
Proviamo a fare un viaggio con la mente indietro nel tempo. Ve lo ricordate Giovanni Paolo II?
Riuscite a immaginare un papa Wojtyla che dice bugie, fa delle gaffe, si tradisce goffamente, che dice messa sulle tombe di stupratori islamici?
O che porta al collo un simbolo anticattolico, che dice che la Madonna è una donna di strada? O perfino che racconta delle plateali balle a un miliardo e 285 milioni di fedeli?
Passiamo in rassegna diverse gaffe di Bergoglio.
Bergoglio non è il Papa legittimo
Crediamo di no. Eppure, noi ci stiamo assuefacendo a tutto questo continuando a ritenere che Bergoglio sia il vero papa. Come abbiamo dimostrato nell’inchiesta riportata qui, senza mai essere smentiti, il Santo Padre Benedetto XVI non ha mai abdicato, ma con un sistema canonico antiusurpazione messo a punto fin dal 1983, si è autoesiliato in sede impedita (canone 412) dove il papa è prigioniero, confinato, non libero di esprimersi, ma resta a tutti gli effetti l’unico vero papa. Per questo, il conclave del 2013 era del tutto nullo e non ha mai eletto alcun papa, semmai un antipapa.
Ora, senza ribadire per l’ennesima volta la questione canonica, o quella del Codice Ratzinger (il sottile sistema di comunicazione logico con cui papa Benedetto ci illumina sulla sua sede impedita) vi presenteremo alcune delle più recenti gaffe commesse da Mons. Bergoglio e dal suo entourage che faranno comprendere a tutti, in modo immediato e umoristico, come egli non sia mai stato, né mai potrà essere il vero papa.
Bergoglio da Fazio: banalità spacciate per grandi rivelazioni
La più recente è quella della presunta “diretta” dell’intervista da Fabio Fazio nella quale il sedicente papa Francesco ci ha fornito delle inaudite rivelazioni, come quella circa il fatto che le guerre portino distruzione e che sia davvero triste come i bambini soffrano.
A queste, ha aggiunto delle novità assolute dal punto di vista dottrinale, come il fatto che noi si abbia il diritto al perdono, cosa che, come notava il teologo Vito Mancuso su La Stampa, includerebbe il “dovere” per Dio di perdonarci. Ma la petizione, “Cristo pietà, Signore pietà” dove è finita? Buonanotte.
Ma la cosa più divertente è che il collegamento con Fazio è stato annunciato dai media più importanti come “in diretta”. Dagospia ha però pizzicato qui il dettaglio dell’orologio di Bergoglio che segnava prima le 17.00, poi le 17.30. Quindi la trasmissione era stata preparata e tagliata in anticipo, forse anche alcuni giorni prima. Ora, se cercate sui giornali mainstream, tutti hanno rimosso – a posteriori – il dettaglio della diretta, ma l’avevano annunciata eccome. Qui potrete infatti vedere come la notizia del Corriere sia stata “fissata” su Youtube al video prima della modifica.
Ora, il fatto grave e oggettivo è che né dalla Sala Stampa vaticana, né dallo stesso Bergoglio sia provenuta alcuna nota per rettificare che il collegamento non sarebbe stato in diretta. Come invece erroneamente annunciato dai media più diffusi, quindi entrambi hanno omesso di dire la verità.
Il mistero della Croce pettorale di Bergoglio e altre gravi gaffe
A proposito di quell’intervista, tutti hanno potuto notare la Croce pettorale che Bergoglio porta al collo da 30 anni.
E’ un’opera in argento dello scultore Vedele e reca il Buon Pastore, tuttavia, mai e poi mai nell’iconografia cristiana il Cristo Buon Pastore appare con le braccia incrociate, gesto mortuario tipico invece delle rappresentazioni egizie. Come abbiamo scoperto qui, tale simbolo è, invece infallibilmente quello del Buon Pastore dei Rosa Croce, una sorta di movimento iniziatico paramassonico dedito all’esoterismo e assolutamente anticattolico, dato che non riconosce Cristo come Figlio di Dio. Tanto che nel giuramento del 18° grado da “principe Rosa croce”, si deve assumere “la posizione del Buon Pastore, con le braccia incrociate”. Una settimana dopo l’uscita dell’articolo su questo simbolo Bergoglio ha temporaneamente cambiato la propria croce pettorale. Secondo voi ha indossato un crocifisso cattolico? No, ovviamente, ma una croce in oro e avorio (?) ortodossa.
Riguardo questi ammiccamenti ai Rosa Croce, varrebbe la pena di citare un apparentemente innocuo cambiamento nel nuovo messale bergogliano, dove la frase “Santifica questi doni con l’effusione del tuo Spirito” diventa ora: “Santifica questi doni con la Rugiada del tuo Spirito”. La rugiada?
In effetti di rugiada parlavano i cristiani del III secolo, ma all’epoca non esisteva ancora la teologia dello Spirito Santo che però sarebbe nata appena un secolo dopo. Quindi, che senso ha riutilizzare una metafora obsoleta dello Spirito Santo quando ormai è già dogmatizzata da secoli la Terza Persona? Forse perché la rugiada è il nettare dei Rosacroce? Ebbene sì: trattasi di elementale alchemico-esoterico ben noto, come abbiamo scoperto.
Il “caso” del negozio di dischi al Pantheon
Ma arriviamo alla più plateale delle prese per i fondelli.
Qualche settimana fa, grande risalto ha avuto la notizia di “papa Francesco” che era andato a trovare dei suoi amici proprietari di un negozio di dischi al Pantheon. Casualmente, è stato detto, si trovava a passare di lì un giornalista il quale gli ha scattato una fotografia che ha fatto il giro del mondo. A Vatican News sono stati però così incauti dal mettere il nome del fotografo, Javier Martinez Brocal. Abbiamo così scoperto in due secondi, che Brocal non è un giornalista qualsiasi, ma è proprietario di un’agenzia che si occupa di Vaticano, segue Bergoglio nei suoi viaggi e gli ha dedicato perfino una biografia e un documentario, oltre a scattargli abitualmente fotografie. Quante possibilità ci sono che “il fotografo di papa Francesco” incontri “casualmente” papa Francesco in giro per Roma?
Abbiamo chiesto a un matematico di fare un calcolo considerando le otto ore lavorative del negozio, la superficie di Roma, la mezzora di permanenza di Bergoglio nel negozio e i 200 giornalisti accreditati alla Sala Stampa vaticana: le probabilità che l’incontro fra i due possa essere stato CASUALE sono dello 0,000000062%.
Capite? Non paghi di questa prima figuraccia, Bergoglio e Brocal hanno inscenato, pochi giorni dopo, una tragica pantomima ripresa volenterosamente da Francesco Antonio Grana su Il Fatto Quotidiano: leggetela qui, è godibilissima.
Brocal esprime in una lettera a Bergoglio le sue scuse per “averlo messo in difficoltà” (ma in che senso?) e “il proprio dispiacere perché il Papa è costretto a non poter girare liberamente per le strade di Roma come vorrebbe poiché ogni volta che lo fa viene fotografato e ripreso dalle telecamere”. E Bergoglio, disastrosamente, gli risponde con una palese excusatio non petita: “Non si può negare che è stata una sfortuna che, dopo aver preso tutte le precauzioni, c’era un giornalista che aspettava una persona alla fermata del taxi a due passi dal negozio di dischi proprio in quel momento”.
Questa fandonia è stata ribadita da Bergoglio anche da Fazio con una faccia tosta impressionante.
La Messa del 2 novembre e la gaffe su “Maria donna di strada”
Come non citare, poi, l’errore devastante, non si sa quanto consapevole, o meno, della Messa del 2 novembre.
Come abbiamo denunciato qui Bergoglio ha celebrato la messa per i morti al cimitero di guerra francese di Monte Mario, a due giorni dal centenario del Milite Ignoto italiano e sulle tombe dei terribili Goumiers franco-coloniali, la soldataglia africana di de Gaulle che si rese colpevoli di 60.000 atroci stupri, uccisioni e rapine a danno della popolazione civile italiana per circa un anno, dalla Sicilia alla Toscana. Qui per un riassunto delle loro “eroiche gesta”.
Di questi fatti de Gaulle era consapevole perché si trovava in loco. Un insulto atroce alla memoria dei nostri Caduti, da incidente diplomatico fra Italia e Santa Sede ma che, come al solito, è passato in cavalleria.
Potremmo anche ricordare, fra le gaffe più recenti, come “Francesco”, nella sua intervista per Natale abbia detto che “Maria era una donna di strada”; come non abbia detto nulla – pubblicamente – in difesa di papa Ratzinger per il vile attacco mediatico-giudiziario portato avanti dal clero modernista tedesco; come abbia parlato di inverno demografico in Italia mentre qualche anno fa raccomandava alle famiglie cattoliche di non figliare come conigli, e così via.
Un continuo florilegio di assurdità e contraddizioni accuratamente coperte dal mainstream, con rarissime eccezioni. Trova compiutezza quel noto detto sulle pentole e relativi coperchi.
Insomma, ormai ci prendono in giro in un modo così raffazzonato e distratto che siamo quasi più offesi da questo che non dalle menzogne in sé. Almeno impegnatevi, Santo Cielo!