Il patentino per adottare un cane per evitare tragedie come quella della bimba di Acerra
Non è il primo caso di aggressione mortale in famiglia da parte di un cane. Episodi simili si sono ripetuti negli ultimi anni, spesso con protagonisti bambini o persone fragili
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Un’altra tragedia familiare, un’altra vittima innocente. Una bambina di appena 9 mesi è morta ad Acerra (Napoli), sbranata dal pitbull di famiglia mentre il padre dormiva e la madre era al lavoro. Un episodio straziante, che riporta al centro dell’attenzione una questione troppo spesso ignorata: non tutti sono in grado di avere in casa un cane, specialmente razze con un forte istinto predatorio e necessità specifiche di gestione.
L’Italia ha da tempo un problema di responsabilità nell’adozione e gestione degli animali domestici, e i cani, pur essendo compagni fedeli e meravigliosi, non sono giocattoli, né peluche da portare a casa senza adeguata preparazione. Un test obbligatorio e un patentino per l’adozione di un cane dovrebbero essere una misura di legge immediata, per garantire che chi decide di accogliere un animale abbia le conoscenze e le capacità per farlo in sicurezza.
Cani e famiglie: una gestione troppo superficiale che può trasformarsi in tragedia
Non è il primo caso di aggressione mortale in famiglia da parte di un cane. Episodi simili si sono ripetuti negli ultimi anni, spesso con protagonisti bambini o persone fragili.
Nel 2023, a Palermo, una bimba di un anno e mezzo è morta per le ferite riportate dopo essere stata azzannata dal cane di casa, un incrocio di pitbull.
A Frosinone, nel 2022, un bambino di 10 anni è stato ucciso dal rottweiler di famiglia mentre giocava in giardino.
Nel 2021, a Torino, un uomo è morto dopo essere stato aggredito dai due dogo argentini che aveva adottato pochi mesi prima.
In quasi tutti i casi, emerge lo stesso problema: animali di grande potenza, forza e istinto, affidati a persone inesperte o poco consapevoli dei rischi.
Non è una questione di razze pericolose – non esistono cani cattivi per natura – ma di gestione responsabile. Qualsiasi cane può diventare un rischio se non viene educato, socializzato e seguito con le giuste competenze.
Patentino obbligatorio per prevenire tragedie
In molti Paesi europei, avere un cane non è un diritto automatico, ma un impegno che richiede formazione e consapevolezza.
In Svizzera, esiste un patentino obbligatorio per i proprietari di cani, con corsi formativi specifici sulla gestione degli animali.
Mentre in Germania, chi possiede razze considerate “impegnative” deve dimostrare di avere le capacità per gestirle, con un test pratico e teorico.
In Spagna, dal 2023 è entrata in vigore una legge che obbliga i proprietari di cani a seguire un corso di formazione per ottenere un patentino.
In Italia, l’idea del patentino per i proprietari di cani è stata più volte discussa, ma mai resa obbligatoria. Alcuni comuni, come Milano e Torino, offrono corsi facoltativi per l’adozione responsabile, ma senza un obbligo su scala nazionale, il problema resta aperto.
Chiunque può prendere un cane, anche senza alcuna esperienza.
Non esistono controlli reali sulle condizioni in cui l’animale verrà cresciuto.
E non c’è obbligo di formazione per chi decide di adottare un cane da canili o allevamenti privati.
Cosa dovrebbe prevedere il patentino per adottare un cane?
Test teorico e pratico obbligatorio per tutti i futuri proprietari, con focus su comportamento canino, educazione, alimentazione e gestione.
Obbligo di formazione specifica per chi adotta razze con particolari esigenze (come pitbull, rottweiler, pastori tedeschi, dogo argentini, akita, alani, husky, ecc.).
Controlli periodici da parte di veterinari e educatori cinofili per monitorare la crescita e il comportamento dell’animale.
Sanzioni per chi non rispetta le regole, comprese limitazioni o divieti di adozione per chi non supera i test di idoneità.
Un cane non è un oggetto: servono educazione e responsabilità
Adottare un cane significa prendersi una responsabilità enorme, che dura 10, 15 anni. Non è un accessorio per la casa, né un compagno di giochi per i bambini senza le giuste precauzioni.
Un pitbull non è un cane per tutti: ha bisogno di socializzazione, educazione costante e un proprietario capace di interpretare il suo linguaggio.
I cani non sono baby-sitter: lasciare un bambino piccolo da solo con un cane – di qualsiasi razza – è un errore gravissimo.
La sicurezza prima di tutto: conoscere le dinamiche di stress, paura e reazione di un cane è fondamentale per evitare situazioni di rischio.
In troppi casi, i cani vengono trattati con superficialità, senza comprenderne le esigenze e il comportamento. Poi, quando succede una tragedia, il cane diventa il colpevole, finendo spesso abbattuto o rinchiuso per sempre.
Un cambiamento culturale e normativo immediato
L’Italia non può più ignorare il problema. È ora di rendere obbligatorio un patentino per chi adotta un cane, per evitare che persone impreparate si trovino a gestire animali che richiedono esperienza e consapevolezza. Ogni volta che si verifica una tragedia come quella di Acerra, il dibattito si riapre. Ma non possiamo più limitarci alle solite discussioni emotive: servono regole chiare, formazione obbligatoria e responsabilità.
Un cane è un amico per la vita, ma solo se si sa come crescerlo e rispettarlo. Se non si è in grado, meglio non prenderne uno. Per il bene del cane. E per la sicurezza di tutti.