Il Premio Nobel per la Fisica 2021 all’italiano Giorgio Parisi!
Romano, 73nne, ricercatore dell’Infn, è stato premiato per gli studi sui sistemi complessi. È la sesta volta per uno scienziato tricolore, l’ultimo era stato Riccardo Giacconi nel 2002
Dopo un’estate di trionfi (soprattutto) sportivi, parla italiano anche il Premio Nobel per la Fisica 2021. L’ambito riconoscimento è stato infatti (co)assegnato al 73nne romano Giorgio Parisi, che è il sesto scienziato tricolore di sempre a conquistarlo. E la cui stella brilla ora in un pantheon che comprende, tra gli altri, Guglielmo Marconi ed Enrico Fermi.
A Parisi il Premio Nobel per la Fisica 2021
Sembrava che potesse toccare al Nobel per la Pace, per cui è candidato il corpo sanitario italiano per la straordinaria abnegazione nel combattere il Covid-19. E non è ancora detta l’ultima parola, visto che l’onorificenza sarà conferita dopodomani, 8 ottobre.
Intanto, però, la Scandinavia fa già esultare il Belpaese. Merito di Giorgio Parisi, Professore ordinario di Fisica Teorica alla Sapienza, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei. Ma soprattutto, da ieri, vincitore del Premio Nobel per la Fisica 2021 assieme al nippo-americano Syukuro Manabe e al tedesco Klaus Hasselmann.
I tre studiosi si sono guadagnati l’alloro grazie ai «contributi innovativi alla nostra comprensione dei sistemi fisici complessi». Parisi, in particolare, in virtù della «scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalle scale atomiche a quelle planetarie».
Orgoglio italiano
È la sesta volta che questo stesso onore viene accordato a uno scienziato di casa nostra. Il primo fu Guglielmo Marconi nel 1909, seguito da Enrico Fermi nel 1938. Il parterre de roi era quindi proseguito con Emilio Gino Segrè nel 1959, con Carlo Rubbia nel 1984, e infine con Riccardo Giacconi nel 2002.
«Sono felice, non me lo aspettavo» ha commentato il diretto interessato, pur ammettendo di essere consapevole «che avrebbero potuto esserci delle possibilità». E rivolgendo un pensiero commosso al proprio mentore Nicola Cabibbo, scomparso nel 2010.
Comprensibilmente orgoglioso ed entusiasta anche il mondo istituzionale: dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Premier Mario Draghi al Ministro dell’Università Maria Cristina Messa.
«È una giornata storica per l’Italia e per questo voglio dire un grande grazie a Giorgio Parisi. Credo di poterlo fare a nome di molti» ha gongolato l’ex Rettore della Bicocca, a conferma che “Parisi val bene una Messa”. Decisamente, il magic moment della nostra Nazione è ben lungi dall’essere terminato.