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Il progresso nella terapia del cancro è legato solo alla libertà della ricerca

A 7 anni il 33% di ammalati neoplastici muore per disturbi cardiaci causati da terapie mediche oncologiche e il 51% per progressione del tumore

Dott. Giuseppe Di Bella

Dott. Giuseppe Di Bella

Il progresso nella terapia del cancro è indissolubilmente legato alla libertà e indipendenza della ricerca scientifica. Oggi il dato, non mediatico, ma reale della capacità degli attuali protocolli oncologici di curare il cancro è sintetizzato in questa nota del Quotidiano Sanità Scienza e Farmaci: “In un follow-up a 7 anni è documentato che il 33% di ammalati neoplastici muore per disturbi cardiaci causati da terapie mediche oncologiche e il 51% per progressione del tumore”.

Terapia cancro e 7 anni di sopravvivenza

Pertanto oggi solo il 16% di ammalati oncologici raggiungono il settimo anno di sopravvivenza. Le cause di questo fallimento sono documentate in pubblicazioni nella maggiore banca dati biomedica www.pubmed.gov e riportate nella rassegna allegata di diapositive del sito metododibella.org alla sezione Novità e Comunicazioni. Autorevoli ricercatori spiegano che un fallimento di questa portata, nascosto dai mainstream con continui altisonanti annunci di spettacolari quanto fantomatici progressi, dipende dalla sponsorizzazione della ricerca finalizzata all’incremento dei fatturati.

Il dottor Ralph Moss nel noto volume Questioning Chemotherapy: “Le industrie farmaceutiche formano una sorta di establishment del cancro, che controlla l’orientamento della prevenzione, della diagnosi e della terapia del cancro. A livello globale, tutta la legislazione sanitaria tende ad accentrare il potere in poche mani e ad accrescere il conservatorismo in medicina per salvaguardare il profitto”.

Altri medici prestigiosi cercano la verità

Il dottor Richard Horton, caporedattore del Lancet, prestigiosa rivista scientifica “Moltissime delle ricerche pubblicate sono, nella migliore delle ipotesi, inaffidabili, se non completamente false… Gran parte della letteratura scientifica, forse la metà, può essere dichiarata semplicemente falsa. La scienza ha preso una direzione verso il buio”.

La Prof. Marcia Angell, già caporedattore della nota rivista New England Medical Journal: “Semplicemente, non è più possibile credere a gran parte della ricerca clinica che viene pubblicata, o fare affidamento sul giudizio di medici fidati o linee guida mediche autorevoli”.

Randy Schekman (Nobel per la medicina): “La scienza è a rischio: non è più affidabile perché in mano a una casta chiusa e tutt’altro che indipendente. Almeno il 50% dei dati scientifici è corrotto, la ricerca è in mano a una cerchia ristretta (la cosiddetta Comunità scientifica) che può influenzare le scelte di governi e istituzioni e ha la possibilità di orientare gli studi in un senso “conveniente” al potere. I ricercatori sono disposti a tutto, anche a modificare i risultati dei loro lavori, pur di ottenere una pubblicazione”.

I medici che vogliono una ricerca libera e indipendente

La denuncia di Schekman era stata preceduta da quella di un autorevolissimo scienziato, Peter Higgs, notissimo teorizzatore del bosone di Higgs, che aveva denunciato il sistema delle pubblicazioni scientifiche. Premi Nobel e caporedattori delle massime testate mediche, autorità scientifiche mondiali non diffondono fake news, ma sono le rare, forse ultime, voci che all’onestà intellettuale associano rilevanti meriti scientifici. Se la dichiarazione di Schekman rilasciata nel giorno stesso in cui ha ricevuto il Nobel e quindi di massima visibilità, è clamorosa, altrettanto clamoroso è il silenzio in cui è caduta a conferma dell’estrema gravità del momento che viviamo.

La ricerca medico scientifica non è libera, indipendente, ma nella quasi totalità dei casi asservita e sponsorizzata dalle multinazionali. La ricerca libera, unicamente finalizzata alla ricerca della Verità, unica Via che porta alla Vita è contrastata con ogni mezzo. La censura della ricerca indipendente rappresenta l’aspetto eticamente e scientificamente più grave di questa dittatura globale camuffata da democrazia. Il sovvertimento delle basi logiche del ragionamento medico scientifico, la mancata valutazione, considerazione e valorizzazione della realtà, della verità, di casi clinici felicemente risolti per innovative e positive esperienze terapeutiche del MDB, è una costante di questa dittatura terapeutica, di questo capitalismo farmaceutico esasperato, senza limiti dignità e regole.

I circoli di potere e i trials truccati

I circoli di potere hanno sostituito il dato di fatto evidente, documentato e incontestabile, con funambolismi statistici finalizzati alla costruzione di esiti preconfezionali di trials clinici truccati, poi regolarmente registrati e lautamente retribuiti. Se consideriamo la manipolazione e l’asservimento della ricerca medica e delle linee terapeutiche al profitto, denunciati dalle personalità citate, comprendiamo i gravi limiti dei protocolli oncologici.

Come ho evidenziato nella mia recente pubblicazione sulla prevenzione dei tumori “La scelta antitumore, prevenzione farmacologica e stile di vita”, l’asservimento della ricerca è stato preceduto dal condizionamento e inquinamento delle coscienze, che si può tanto più facilmente realizzare quanto più un’opinione pubblica è rassegnata, inerte, distratta, incolta, ininfluente, disattenta, e pertanto plagiabile dai centri di potere che possono irretirla e asservirla ai propri interessi.

Oggi si sta gradualmente affermando una nuova scuola di pensiero, un paradigma di ricerca libero, indipendente, un metodo multi-terapico biologico basato sui concetti scientifici razionali, logici, fisiologici etici, postulati e attuati dal Prof Di Bella. E’ urgente sostituire i fallimentari paradigmi sponsorizzati con una ricerca indipendente come quella condotta dalla Fondazione Di Bella, i cui risultati sono pubblicati sulle maggiori banche dati biomediche ufficiali reperibili sul sito.

La logica del MDB e la terapia anti cancro

Questa ricerca libera, indipendente, non condizionata dalla logica del fatturato, è sostenuta unicamente da contributi volontari di quanti hanno compreso la logica del MDB, o lo hanno applicato verificandone l’efficacia. Gli attuali paradigmi di ricerca vanno radicalmente rivisti perché è ormai evidente e documentato che l’applicazione degli attuali trials clinici ad una multiterapia oncologica comporterebbe tempi incredibilmente lunghi.

Sperimentare terapie su pazienti pretrattati in condizioni critiche è privo di senso. I farmaci prodotti da diverse ditte comporterebbero scarsi fatturati per ognuna. Prodotti biologici (melatonina, retinoidi, etc) danno una minima fonte di guadagno. Il medico che prescrive al di fuori dei protocolli istituzionali è intimidito, indifeso. La ricerca indipendente difficilmente è approvata dai comitati etici.

I progetti di ricerca della Fondazione Di Bella perseguono questi obiettivi strategici:

1) Contrasto dei meccanismi di crescita tumorale mediante gli inibitori dell’ormone della crescita e pertanto dei fattori di crescita tumorale GH-dipendenti, e della Prolattina (PRL).

2) Contrasto della mutabilità del fenotipo neoplastico mediante molecole differenzianti. Le Elites strumentalizzano anche la pandemia del Cov 19 per imporre scelte politiche e terapeutiche conformi ai loro interessi. Per questo hanno delegittimato ricercatori e clinici come il Nobel Prof. Montagnier e i Prof. Tarro e De Donno, censurato il Lisozima potente​ immunomodulante e antivirale biologico totalmente privo di tossicità.

Terapia cancro e il vaccino anti Covid

Sono arrivati al punto da fare pubblicare su una prestigiosa rivista come Lancet un clamoroso falso, immediatamente ritirato per togliere di mezzo l’altro concorrente del vaccino, l’ utilissima Clorochina. L’Unione Europea ha promosso la pop star Miley Cyrus a Testimonial per la raccolta di fondi destinati alla “Global Goal: Unite for Our Future”, finalizzati alla produzione del vaccino anti Covid 19. La scelta dello sponsor da parte della U.E. è perfettamente coerente con la sua intima essenza, natura e finalità. Buon vaccino a tutti.

Giuseppe Di Bella, figlio del Prof. Luigi Di Bella e promotore della terapia anti cancro MDB

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