Il ristorante “Dar Bottarolo” fa sconti a chi paga con la carta. Vissani: “Mi pare strano…”
Lo chef: “E’ un modo per approfittarsene, favorisce solo alcuni clienti. Io se voglio pago anche in natura”
E’ una catena in franchising di ristoranti all-you-can-eat, la prima in Italia nel settore della ristorazione. Cucina tipicamente romana, sedici punti ristorativi, quasi settemila prenotazioni al giorno. Carbonare, amatriciane, cacio e pepe. E poi salumi, fritti vari. Piatti generosi, serviti contemplando la possibilità di effettuare ulteriori ordinazioni, come da prassi negli all-you-can-eat.
Ciò che incuriosisce però della catena “Dar Bottarolo” è un dettaglio relativo al pagamento.
La policy del ristorante
Il prezzo del menù fisso può infatti variare a seconda della modalità di pagamento opzionata dal cliente. Può costare infatti 25 euro o 19,50 euro, in relazione alla possibilità che il cliente paghi in contanti o attraverso la modalità elettronica, utilizzando una carta Bancomat.
Una curiosa policy adottata dal ristorante che, spiegano, è motivata dalla ricerca di una migliore igiene e gestione delle entrate, per semplificare la praticità nei pagamenti, contrastando l’evasione.
Una scelta che ha comportato la riduzione dei pagamenti in contanti dall’80% al 10%, tanti pareri favorevoli ma anche centinaia di messaggi da parte dei cosiddetti haters, che inveiscono contro questa decisione, inviando una serie di commenti negativi espressi attraverso le pagine social della catena.
Abbiamo chiesto a Gianfranco Vissani cuoco, gastronomo e personaggio televisivo un parere sulla questione.
Chef come valuta lei iniziative come questa?
“Mi pare strano… Se ho soldi liquidi pago con quelli. Se al contrario, dispongo della carta, utilizzo la stessa. Posso anche avere entrambi e decidere di pagare coi contanti, tenendo la carta per altre disponibilità o emergenze. Perché devo usare la carta, per agevolazioni fiscali? Tutto questo non mi sta affatto bene“.
In molti hanno espresso pareri contrari in merito alla vicenda. Secondo lei questo tipo di modalità, lede o in qualche modo limita la libertà del cliente?
“A me però questo non interessa. A me piacerebbe avere la libertà di pagare nella maniera che preferisco. Potrei, per assurdo, pagare anche in natura“.
Secondo lei, è una misura che favorisce tutti o solo una categoria di clienti?
“Solo una categoria. E’ sicuramente così. Pensa ai turisti che vengono dall’estero. In ogni caso, a prescindere da tutto, questo secondo me significa approfittarsene. Dobbiamo avere libero arbitrio, è la cosa più bella che si possa avere. Nel rispetto delle leggi, ovviamente. Per questo viva l’Italia, ma soprattutto, viva la libertà!”