Il serial killer delle farmacie rubava con in mano un ago infetto
Roma, zona Aventino. Faceva la coda in farmacia, per poi presentarsi al bancone con una siringa sporca di sangue
Con un salto indietro nel tempo, provo ad arrivare lesto lesto al 1978, quando con la band di cui facevo parte 'Craters of the moon', oltre a brani celeberrimi come 'Impressioni di settembre' della PFM o 'Samba pa ti' dei SANTANA, mi impegnavo a costruire un repertorio che ci appartenesse. Avevo, o meglio, avevamo 13/14 anni e non eravamo affatto disinteressati riguardo le problematiche sociali,anzi, ne parlavamo con le note, le descrivevamo attraverso la musica. In una di queste canzoni, affrontammo la piaga dolorosa della droga. Vi propongo la prima parte del testo: "La nebbia intorno a noi, in quel momento incoscienti. Problemi che ci aspettano, la paura dei nostri simili che fuggono la nostra presenza. Non è altro che un buco e un sogno coricato a terra".
Già allora, seppure giovanissimi, conoscevamo la triste realtà del 'sogno coricato a terra'. Non si tratta di una licenza poetica, ma di un'immagine reale. Oggi come ieri, continuo ad avere davanti agli occhi, la sagoma di un ragazzo raggomitolato su se stesso, con lo sguardo perso nel vuoto, avvinghiato ad un'illusione, solo. Non lo dimenticherò mai. Quando poi la cronaca propone avvenimenti che ormai sembrano aver assunto le sembianze della normalità, fino al punto che certe notizie non fanno più notizia, dobbiamo preoccuparci ancora di più, perchè è come se avessimo, seppure involontariamente, abbassato la guardia del tutto.
Roma, zona Aventino. Faceva regolarmente la coda in farmacia, per acquistare l'aspirina o l'aerosol, per poi presentarsi al bancone con una siringa sporca di sangue, pretendendo l'incasso, sostenendo di avere l'Aids. Dopo sei mesi di indagini, il serial killer delle farmacie è stato fermato dalle forze dell'ordine del Comando Aventino, con l'accusa di aver messo a segno 15 colpi, tutti nel mese di agosto.. Il malvivente è stato incastrato dalle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza e dal riconoscimento delle sue stesse vittime. Francesco Iosca, questo il nome dell'accusato, 31 anni, di Matera, non si limitava alle sole farmacie dell'Aventino, ma estendeva il suo raggio d'azione anche nella zona di via Magna Grecia, via Corfinio, piazza della Repubblica, San Giovanni, via Appia Nuova.
Salvador Dalì, diceva che "Non si può mai scegliere come e come nascere e non sempre quando e come morire, ma quando e come uccidere se stessi è tutta un'altra storia. La droga dà sempre una mano a chi è in grado di scavare la propria fossa da solo". Non è altro che un buco e un sogno coricato a terra.