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Il trasporto pubblico del Lazio è il più costoso di tutta Italia

La proposta di UIL Roma e Lazio: fondere le società, ridurre i cda e dismettere le strutture

1 miliardo e 600 milioni: questo il costo totale del trasporto pubblico nel Lazio. Costo che, secondo i dati dell’agenzia DIRE, rapportato ai chilometri e al numero degli abitanti, è il più alto d’Italia. Secondo quanto riferisce l’agenzia, ogni cittadino spende infatti ogni anno 288 euro contro i 168 della Lombardia – prendendo a riferimento le due Regioni che di più fanno utilizzano il trasporto pubblico.

Per risparmiare, ma al tempo spesso rendere i servizi più efficienti, arriva la proposta di UIL Roma e Lazio, che dopo uno studio effettuato in collaborazione con l’Eures – presentato questa mattina in conferenza stampa al Centro Congressi Cavour, a Roma – ha rilevato come il risparmio più  consistente si potrebbe ottenere con l'accorpamento delle società e agenzie esistenti, modello già seguito da altre Regioni, come il Piemonte.

Secondo UIL, quindi, bisognerebbe partire da una fusione delle tre società di gestione regionali: Cotral, Cotral patrimonio e Aremol. Da questa fusione, si ricaverebbe un risparmio – dati ancora una volta dell'agenzia DIRE – di 121 milioni di euro (-33%) che potrebbe arrivare anche a 181 milioni (-50%) su una spesa di circa 363 milioni. Questo grazie alla dismissione degli immobili di proprietò delle agenzie, la riduzione dei CdA e dei dirigenti in carica.

Solo la dismissione delle strutture, infatti, potrebbe portare un risparmio notevole, dai 119 ai 179 milioni; con la riduzione dei CdA, si potrebbero invece tagliare costi per un totale che ammonterebbe tra 120 e i 180mila euro. Infine, dalla riduzione dei compensi dei dirigenti, si otterrebbe un risparmio che va dagli 1,1 agli 1,7 milioni.

Successivamente, si potrebbe effettuare un secondo accorpamento, questa volta delle aziende, che tra pubblico e privato nel Lazio sono 62: 8 pubbliche, 54 private. Il 37% di queste aziende si trovano solo nella provincia di Roma (23), seguono Frosinone e Latina con 17, Viterbo con 4 e Rieti con 1. Non è possibile al momento fare una stima dei risparmi, ma basti tenere in considerazione che solo ATAC possiede beni per 768 milioni di euro, 14,4 quelli di Cotral, e che i CdA delle due aziende (che insieme coprono l'80% dell'offerta regionale) costano rispattivamente 400mila e 360mila euro. Infine, i dirigenti delle due società (75 di Atac e 15 di Cotral) gravano sulle aziende per 12,2 e 1,8 milioni. 

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