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Illogiche web: violenza verbale dei prof contro progetto indegno

Ieri i docenti sono stati avvisati che potevano prendere un punto per il concorso a cattedra in modo gratuito, iscrivendosi a quella associazione…

Il progetto indegno:  considerato così perché offerto sfruttando il momento di una eventuale preparazione ed eventualmente accreditarsi punteggi per il concorso.             Illogiche web: sfruttamento di una comunicazione che velocemente propone di “vendere” un prodotto forse valutabile ma totalmente discutibile.                              Violenza verbale dei prof: è scoppiata nei commenti  una pioggia di improperi, di offese, ingiurie,  parolacce, insulti, insolenze, oltraggi, imprecazioni di ogni livello, prendendo spunto dalla proposta inaccettabile nei modi e nei tempi e sfogare una rabbia ancestrale contro un trattamento al limite della sopportazione, prendendosela anche con il giornale che lo ha riportato e che da sempre risponde a tutti e dà spazio a tutto nel mondo della scuola.  Da nessuna parte qui, c’entra il Miur.

Sembra non ci sia altro tempo che inviare, comunicare, dire. In poche ore una indignazione totale per una situazione a cui i prof sono penosamente abituati: nell’imminenza di bandi o concorsi, le associazioni propongono corsi, editrici libri, enti decidono al tal proposito, sempre di più. Ieri i docenti sono stati avvisati che potevano prendere un punto per il concorso a cattedra in modo gratuito (ma quando mai?), iscrivendosi a quella associazione, pagando la quota d’iscrizione, inviando il materiale richiesto ed entrare come autori in un libro pubblicato: qui dimostrano la grande conoscenza e professionalità. Avvisano che la pubblicazione avrà un codice ISBn, che dovrebbe avere per forza altrimenti si chiamerebbe “stampato”.

http://www.rascardviaggi.com/ ha dato spiegazioni sul proprio lavoro: “Raccogliere materiale è stato difficilissimo, pochissimi hanno collaborato spontaneamente, ma noi avevamo bisogno di molti dati per trarre conclusioni sensate. Così abbiamo deciso di “sfruttare” il concorso per lanciare questo appello alla collaborazione e “premiare” chi ci aiuta con l’inserimento del nome tra gli autori.

Coro unanime di  “che schifo” seguito da “vergognatevi”, la carica esplosiva dei prof viene sì dal fatto in sé non qualificabile ma carica di sdegno per la continua presa in giro da troppi anni e per tantissimi tipi di posizione:  uno stratificarsi abnorme di attese e speranze disilluse. Trattati come carne da macello dal Governo ultimo più che mai. Blocchi, rinvii, annullamenti. Non si va avanti piegando una folta categoria a portare il fardello di una non serenità. Anche in altri ambiti si trova una totale allergia a chi vuole minimamente “estorcere anche solo una informazione.” Si legge tutta la stanchezza della condizione di svolgere un lavoro meraviglioso, sottopagato, sotto considerato, sottostress sotto valutato per l’aggiunta enorme di lavoro burocratico.

“Siamo un’associazione no profit e il nostro scopo è quello di creare una rete di turismo scolastico consapevole e dall’alto valore formativo. La pubblicazione sarà pagata interamente dall’associazione, il fatto di essere soci dà solo il diritto di partecipare alle attività: per legge non possiamo fare attività per terzi non associati.”

Se la proposta da parte dell’associazione fosse ingenua, lo è stata davvero. Forse più di altre in altre volte.

E’ La scuola e non il docente a sceglie l’agenzia viaggi migliore tra le offerte pervenute entro una data stabilita. Un vero marketing conosce il target, i tempi giusti, le modalità. Non si può sparare a zero, quando si è pronti per farlo. Le uscite scolastiche vogliono un impegno del docente 24 ore su 24 e non sono affatto pagati. Quelli che accompagnano i ragazzi sono eroi perché comunque i termini di responsabilità non sono cambiati.

Alle 15,56 del 4-2 sul Miur-Social d Facebook un post lunghissimo al concordo bandito per il logo dei 60 dai trattati di Roma è l’ennesima testimonianza della profonda delusione.

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