Imprevisti e disagi in aeroporto: i più frequenti e come affrontarli
Uno degli imprevisti più fastidiosi in assoluto in aeroporto è quello della cancellazione più o meno improvvisa del volo
Negli ultimi due anni molti di noi sono tornati a viaggiare in aereo. C’è chi lo fa per lavoro e chi per raggiungere la meta di una meritata vacanza. Purtroppo, però, gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da scioperi e proteste del personale delle compagnie aeree. E la conseguenza è stato l’aumento dei disagi e di imprevisti fastidiosi per i viaggiatori. Ma niente paura. Stiamo per scoprire con questa piccola guida come affrontare i più comuni e come comportarsi nel caso fossimo anche noi vittima di qualche disservizio.
Cosa fare se il mio volo viene cancellato?
Uno degli imprevisti più fastidiosi in assoluto è quello della cancellazione più o meno improvvisa del volo. Per fortuna esistono modi per rendere meno amara la situazione. Il primo è quello di richiedere il rimborso per il volo cancellato. Nella maggior parte dei casi abbiamo infatti diritto non solo al risarcimento del biglietto pagato ma anche a una compensazione pecuniaria per il disagio. Quindi non stiamo con le mani in mano e mettiamoci in azione mettendo insieme la carta d’imbarco, i documenti di prenotazione e gli scontrini delle spese affrontate in aeroporto durante la permanenza. Tra poco scopriremo come utilizzarli nel modo giusto.
Quando ho diritto a un rimborso per la cancellazione?
Prima di capire come chiedere operativamente il risarcimento dobbiamo sapere in quali casi abbiamo diritto al rimborso. Ad esempio, non ne abbiamo diritto se la compagnia ci avvisa con due settimane di anticipo sulla partenza. Oppure se il preavviso è compreso tra i 13 e i 7 giorni precedenti e in cambio ci viene offerto un volo che parte non più di due ore prima e arriva non più di 4 ore dopo il precedente. O ancora se il preavviso è minore di 7 giorni e il volo sostitutivo parte meno di un’ora prima e arriva con massimo 2 ore di ritardo.
Non ci spettano risarcimenti anche se il volo viene cancellato per quelle che la legge definisce “circostanze straordinarie” inserendo in questa categoria problemi di carattere politico-sanitario, difficili condizioni meteo e limitazioni del traffico aereo.
Negli altri casi abbiamo diritto a un rimborso per il volo cancellato che dipende dalla lunghezza della tratta e dal ritardo accumulato dal volo sostitutivo (se scegliamo di accettarlo). Se voliamo in UE la compensazione economica può andare dai 250 euro (per i voli più corti di 1.500 km) ai 600 euro (per quelli più lunghi di 3.500 km). Cifra che varia in base al ritardo del nuovo volo.
Se voliamo su tratte internazionali abbiamo diritto soltanto al rimborso dei danni causati direttamente dal disservizio. Se ci muoviamo negli USA, infine, le tutele sono minori e il risarcimento va contrattato direttamente con la compagnia.
Come chiedere il risarcimento?
Abbiamo scoperto che abbiamo diritto al rimborso per la cancellazione e abbiamo messo insieme i documenti? Non ci resta che inoltrare la pratica. Possiamo farlo in 3 modi.
- Recarsi fisicamente allo sportello della compagnia in aeroporto.
- Far partire l’iter online tramite il sito dell’operatore.
- Affidarsi a società come, ad esempio, AirHelp che si occupano di tutele dei diritti dei passeggeri aerei e far seguire loro la pratica per chiedere la compensazione pecuniaria per cancellazione volo. In ogni caso abbiamo due anni di tempo per presentare il ricorso.
Come sopravvivere se il bagaglio viene smarrito
Uno degli imprevisti più temuti è quello dello smarrimento del bagaglio. La legge ci tutela anche in questo caso ma ciò non toglie che il disagio immediato rimanga. Per non farsi cogliere impreparati, quindi, è sempre una ottima idea riempire il bagaglio a mano con un cambio intero e con oggetti indispensabili come il caricabatterie del telefono, occhiali e lenti a contatto, medicinali e documenti. Ci serviranno in attesa dell’arrivo della valigia smarrita.
Problemi di salute in aeroporto? Ecco cosa fare
Essere costretti ad aspettare in aeroporto, scoprire di essere positivo al covid prima della partenza o sentirsi male è una cosa decisamente spiacevole. Per evitare danni anche gravi è sempre bene, come detto, in precedenza, portarsi i farmaci nel bagaglio a mano. Tra questi devono rientrare, oltre a quelli personali, anche antipiretici, fermenti lattici e medicinali specifici per la temutissima diarrea del viaggiatore. E se il problema peggiora possiamo rivolgerci alla farmacia dell’aeroporto (se presente) oppure farci indicare dal personale dello scalo la più vicina da raggiungere.
Trasformare gli imprevisti in opportunità
Il nostro volo è in ritardo o è stato improvvisamente cancellato? Il nostro bagaglio è stato smarrito? Cerchiamo di non impazzire per la rabbia e trasformiamo il disagio in opportunità. Se dobbiamo attendere alcune ore in aeroporto possiamo esplorare lo scalo ed entrare in contatto con culture diverse dalla nostra o assaggiare specialità tipiche. In più alcuni aeroporti sono delle vere e proprie opere d’arte architettonica e meriterebbero una visita di per sé. E se abbiamo perso il bagaglio perché non approfittarne per fare dello shopping terapeutico nei vari negozi duty free?