IMU, chi sono gli sfortunati che devono pagarlo entro febbraio: controlla la lista
Brutte notizie per chi deve fare i conti con l’IMU. I più sfortunati dovranno pagare fino all’ultimo centesimo entro il prossimo mese. Andiamo a scoprire tutti i dettagli
L’IMU non sarebbe altro che imposta municipale propria ed è un tributo del sistema tributario del nostro Paese in vigore dal 2012. Introdotta con il D. lgs. n° 23 del 14 marzo 2011, all’inizio riguardava gli immobili diversi dall’abitazione principale.
Ragion per cui la deve pagare chi possiede dei beni immobili come fabbricati, incluso abitazione principale in un secondo momento, e terreni agricoli. L’importo è pari al prodotto tra aliquota (il tasso fisso variabile) e base imponibile (i valori calcolati prendendo in considerazione l’aliquota) dell’abitazione principale.
Chi dà in affitto la prima casa deve pagare l’IMU, come se si trattasse di una seconda abitazione. La legge prevede una riduzione del 50% della base imponibile se l’immobile viene dato a parenti diretti, come genitori e figli.
In un periodo così delicato da un punto di vista economico, sicuramente rispettare i pagamenti risulterà essere difficile. Purtroppo c’è una categoria di persone che deve aprire il portafoglio entro febbraio. Andiamo a scoprire chi lo deve fare.
Ecco chi deve pagare l’IMU
Per usufruire di alcune agevolazioni si devono avere dei requisiti: residenza anagrafica del proprietario, il quale deve dimostrare che si tratta della sua dimora abituale, e la casa non deve rientrare nella categoria di lusso.
Di solito il pagamento prevede due scadenze, il 16 giugno e il 16 dicembre. Con la manovra 2024 c’è stato un cambiamento perché la scadenza per il conguaglio è il 29 febbraio. Una data che non interessa a tutti per una serie di motivi.
Dare un’occhiata alla pagina del Dipartimento delle finanze
Non tutti sanno che il 29 dicembre 2023 è stato introdotto un emendamento della Legge di bilancio per oltre 200 comuni in cui non sono state rispettate le scadenze per la pubblicazione delle nuove aliquote. Di conseguenza il saldo si calcolerà sulla base dei valori dell’anno scorso.
Per capire chi deve pagare entro la data prestabilita bisogna collegarsi alla pagina menzionata e inserire poi il nome del proprio comune. Da precisare l’inserimento non dell’anno corrente, bensì di quello precedente e così si può leggere la delibera pubblicata sul sito. Se non c’è, allora in quel caso c’è il rischio che si deve versare la mini-rata di febbraio. Ma non bisogna cadere nello sconforto perché i comuni spesso non aggiornano subito i dati. Di conseguenza si invita le persone interessate ad attivarsi per andare alla ricerca delle informazioni richieste.