In Francia e Slovenia vince l’Europa: Macron ottiene il 58%, mentre Golob il 34%
In Francia e in Slovenia vince l’Unione europea. Intervista al giornalista esperto di politica estera Marco Guidi
Emmanuel Macron è stato riconfermato alla guida della Repubblica francese per altri 5 anni. Nella giornata di ieri, 24 aprile, si sono conclusi i ballottaggi tra il presidente francese e la sua rivale Marine Le Pen.
Abbiamo approfondito la questione con il giornalista del Il Messaggero ed esperto di esteri Marco Guidi, con il quale sono emersi degli spunti interessanti.
Macro rieletto al 58%: vince l’Europa in Francia
Le rielezioni di Macron sono un grande messaggio per Unione Europea. Infatti, il presidente francese è rinomato per la sua politica europeista. Tuttavia, rispetto alla sua precedente elezione ha visibilmente perso dei voti.
Nonostante la vittoria al ballottaggio sia stata netta, Emmanuel Macron ha firmato la sua vittoria con 18,7 milioni di voti, ossia il 58,55%. Mentre la sua avversaria Marine Le Pen ha siglato la sua sconfitta con 41,45%, ossia 13,3 milioni di voti. Ad astenersi dalla votazione, invece, sono stati ben il 28,01% dei francesi.
“Nonostante ciò che si è detto la vittoria di Macron era scontata. La Le Pen ha basato tutta la sua politica su un approccio più nazionalista e contro l’Unione Europea“, afferma Guidi. Ed è stato questo che indubbiamente ha influito sul risultato.
Ciononostante, visti i risultati, Macron “dovrà rivoluzionare la sua strategia politica, poiché dovrà cercare di arrivare a quella fetta di voti che non è riuscito ad ottenere“.
Il malcontento che si è venuto a creare è stato mosso dall’estrema sinistra “non tanto per la disoccupazione che in Francia è molto bassa, ma grazie alla coalizzazione tra i giovani e le periferie“.
D’altro canto però le posizioni della Le Pen erano su un “no alla difesa comune, alla prevalsa delle leggi europee su quelle nazionali e all’unione economica“. Dunque, se avesse vinto la Francia sarebbe stata fuori dall’Unione Europea. Una conseguenza che né la Francia né l’Europa possono permettersi, poiché il Paese ad oggi ha assunto una posizione di spessore e prestigio all’interno dell’Unione.
Il neo presidente però adesso deve cambiare il suo approccio politico. “Lui ha sempre rappresentato un politico con un’istruzione avuta dalle migliori scuole, questa volta dovrà mettere un po’ da parte il suo atteggiamento spocchioso se vuole avere il popolo francese dalla sua parte“.
Francia e Slovenia rientrano nel progetto europeo
Una delle cose più interessanti da sottolineare in questa rielezione dell’europeista Macron in Francia, e la concomitanza con l’elezione del presidente sloveno Robert Golob.
Infatti, il fatto che la Francia si sia riaffermata europeista è un’ottima notizia, ma la vittoria di un nuovo partito ecologista e liberale in Slovenia è una grande conquista.
Il neo presidente sloveno Golob con il suo nuovo movimento per la Libertà ha conquistato il 34% dei voti e 40 seggi sui 90 del Parlamento. Contrariamente al suo avversario Jansa che ha ottenuto il 24% e 28 seggi.
Dunque, dopo queste elezioni a vincere è l’Unione Europea che potrà non solo fare affidamento su un’ulteriore progetto comunitario dal leader francese, ma anche avere l’appoggio della Slovenia.