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Incendio a Villa Borghese: panico nella metropolitana di Roma

Al momento, si sospetta che il rogo possa essere stato innescato da un malfunzionamento o da un errore umano nel cantiere

Incendio Villa Borghese_Vigili del fuoco

Nel pomeriggio di ieri, domenica 29 Dicembre, un incendio scoppiato nei pressi di Villa Borghese ha seminato il caos, portando alla chiusura delle stazioni della metro A Spagna e Flaminio. Le fiamme, originate in un container all’interno di un cantiere vicino a via Washington, si sono propagate rapidamente, generando una densa colonna di fumo che ha invaso anche i tunnel della metropolitana, causando allarme e disagi significativi.

Le conseguenze immediate sulla mobilità della Capitale

L’Atac, l’azienda del trasporto pubblico capitolino, ha comunicato la chiusura delle due stazioni, invitando i viaggiatori a utilizzare le fermate alternative di Lepanto e Barberini. L’incendio ha creato problemi non solo in superficie, ma anche all’interno delle gallerie metropolitane: il fumo si è incanalato attraverso le grate di aspirazione, raggiungendo i tornelli delle stazioni coinvolte.

Il fumo ha causato momenti di panico tra i passeggeri nei convogli e nelle stazioni. Due persone sono rimaste intossicate: un ragazzo di 16 anni, soccorso in codice rosso e trasportato al Policlinico Umberto I, e un uomo di 51 anni, assistito sul posto dai sanitari. Nonostante l’intervento immediato dei vigili del fuoco, la presenza del fumo nelle gallerie ha complicato le operazioni di messa in sicurezza e di riapertura delle stazioni.

L’intervento dei soccorsi

Sul posto sono accorse diverse squadre dei vigili del fuoco, coordinate dal capoturno provinciale e dal funzionario di guardia. Le operazioni si sono concentrate nel capanno esterno, dove erano stoccate attrezzature per i lavori della metropolitana. Anche il personale della metro ha collaborato per verificare l’assenza di incendi interni, mentre polizia e carabinieri hanno gestito la sicurezza e l’evacuazione delle stazioni.

Una città in difficoltà

L’incendio non ha causato vittime, ma ha messo in evidenza le vulnerabilità di un sistema metropolitano già sotto pressione. La vicinanza tra il luogo del rogo e le infrastrutture della metro ha amplificato il problema, trasformando un incendio circoscritto in un evento con ripercussioni sull’intera rete. La necessità di chiudere due stazioni nevralgiche ha generato ulteriori difficoltà nel traffico cittadino, già complicato in orario di punta.

Le indagini e le prime ipotesi

Le autorità stanno indagando per chiarire le cause dell’incendio. Al momento, si sospetta che il rogo possa essere stato innescato da un malfunzionamento o da un errore umano nel cantiere. Le verifiche continuano per determinare se l’incidente sia legato a procedure di sicurezza inadeguate. Eventi simili non solo mettono a rischio la sicurezza dei cittadini, ma paralizzano anche una città già afflitta da problemi di mobilità. Gli esperti chiedono maggiore attenzione alla gestione dei cantieri in prossimità delle infrastrutture pubbliche e l’adozione di sistemi di ventilazione più efficaci per evitare che il fumo si propaghi nelle gallerie metropolitane.