Roma, incidente Boccea: Associazione Rom contro Salvini: “È demagogia”
Salvini accusa: “Ruspe nei campi rom”. E l’Associazione Sinti risponde: “Hitler è morto, ma Salvini lo riporta in vita”
“Ruspe per i maledetti campi rom”. Le parole sono di Matteo Salvini, leader del Carroccio, all’indomani dell’incidente in zona Boccea, a Roma, provocato da un’auto in fuga guidata da rom che hanno deciso di non fermarsi all’alt intimato dalla Polizia, e hanno poi travolto una decina di passanti, uccidendo anche una donna. “Quando torneremo al governo, raderemo al suolo uno per uno tutti ‘sti maledetti Campi Rom, partendo da quelli abusivi”, incalza Salvini.
Un’accusa e una dichiarazione di guerra, che non sono rimaste ignorate. “Salvini è un demagogo, quello che è successo a Roma, nel quartiere Boccea, poteva capitare chiunque”. A dirlo all’AdnKronos è Davide Casadio, presidente dell’Associazione Sinti Italia. “Chi compie il reato e viene preso sul fatto è giusto che vada in galera ma la legge è uguale per tutti, sia che si tratti di un rom, sia che si tratti di un esponente della Lega o di un carabiniere o di un poliziotto”, continua.
Casadio dice di augurarsi che “il responsabile paghi” per “il fatto grave” accaduto ieri. “Ma non può essere messa sotto accusa tutta la comunità Rom, come fanno i salviniani, altrimenti parliamo di razzismo e strumentalizzazione”.
“Hitler è morto, ma Salvini con i suoi sistemi ce la sta mettendo tutta per riportare in vita il suo spirito”, accusa ancora Casadio. “Voglio ricordare che in Europa sono morti oltre un milione di sinti e di Rom nei campi di concentramento. Noi stiamo facendo una raccolta firme perché venga riconosciuta l’identità di un popolo che è sempre stato bersagliato. E contro i salviniani, faremo anche noi una manifestazione. Basta propagande, noi non siamo tutti ladri”, conclude.